Marittimi e medaglie d’onore: lunga navigazione e (troppo) lunga attesa
Consegne col contagocce dell’onorificenza a causa delle scarse risorse a disposizione del Mit: sono oltre 3.700 i lavoratori che aspettano di riceverle
E’ una storia poco edificante quella delle “Medaglie d’onore di lunga navigazione”, che pure sono un riconoscimento di altissimo prestigio che lo Stato dedica ai marittimi italiani.
La decorazione, come si può leggere anche sul sito della Presidenza della Repubblica, è stata riordinata con il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66. e attesta il compimento di venti, quindici e dieci anni di imbarco per i militari dell’Esercito, della Marina militare, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza imbarcati e per gli iscritti nelle matricole della gente di mare.
Tre i gradi previsti per l’onorificenza: la medaglia d’oro per venti anni di navigazione, quella d’argento per quindici anni di imbarco e quella di bronzo per dieci anni.
Il problema, sollevato da tempo dal sindacato USCLAC-UNCDIM-SMACD (Unione Sindacale Capitani Lungo Corso al Comando – Unione Nazionale Capitani Direttori di Macchina – Stato Maggiore Abilitato al Comando o alla Direzione di Macchina) presieduto dal comandante Claudio Tomei, è che le attese per la consegna materiale delle medaglie sono spesso superiori ai periodi di navigazione che hanno fatto maturare il diritto a riceverle, quasi sempre oltre i 10 anni.
La conseguenza è che non di rado a ritirarle, nelle cerimonie dedicate, sono i parenti (vedove o figli) dei marittimi nel frattempo deceduti, trasformando quello che dovrebbe essere un evento festoso in una celebrazione piuttosto mesta.
Il motivo di queste tempistiche bibliche, ha chiarito in questi giorni lo stesso Ministero delle Infrastrutture rispondendo proprio ad una lettera del sindacato USCLAC, è l’esiguità delle risorse a disposizione. Il costo di una medaglia d’oro infatti è di circa 2.100 euro e per soddisfare tutte le richieste pervenute sarebbe necessario uno stanziamento straordinario di oltre 7,8 milioni di euro.
Cifre difficili da ottenere, in tempi di tagli alla spesa pubblica e così i marittimi devono rassegnarsi alle lunghissime attese, quando va bene: il Mit infatti riesce ad acquistare circa 35 medaglie d’oro all’anno, un numero bassissimo che stride ancora di più con quello dei marittimi aventi diritto che, specifica sempre il ministero, sono ben 3.736.
Con i fondi attuali e basandosi sull’ordine cronologico delle richieste, conclude laconicamente la direzione del Mit, è stato possibile effettuare consegne di medaglie relative ad istanze inserite fino al D.P.R. 694 del 26 gennaio 2005, relative a domande pervenute fino a giugno 2003.
Ai marittimi in attesa resta perciò in mano il solo diploma di conferimento: per appendere la medaglia in casa bisogna invece augurarsi vita lunghissima.
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