Era diretta al porto di Genova la nave di Cma Cgm bombardata dagli Houthi
Ha subìto un incendio a bordo la portacontainer da 8.500 Teu impiegata nel servizio che collega India, Golfo Persico e Arabia Saudita al Mediterraneo occidentale
La portacontainer Koi di Cma Cgm rimasta vittima di un bombardamento, con conseguente incendio a bordo, per mano dai miliziani Houthi (ricostruzione però smentita ad alcuni media stranieri dalla shipping company francese) sarebbe stata colpita mentre era in rotta (anche) verso l’Italia. Più precisamente, secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY, la nave era attesa a metà febbraio nel porto di Genova, scalo inserito all’interno della linea Med Express (Medex).
Si tratta di un servizio marittimo di linea (operato insieme a Cosco e a Hapag Lloyd) che collega India, Golfo Persico e Arabia Saudita con il Mediterraneo occidentale toccando in particolare i porti di Genova in Italia, Fos sur Mer in Francia, Barcellona e Valencia in Spagna oltre agli hub di transhipment di Malta e del Pireo.
Molti quindi i container imbarcati sulla nave Koi da spedizionieri italiani e/o destinati a importatori italiani, così come molti sono i carichi che a bordo di questa nave avrebbero dovuto viaggiare in export dal Belpaese verso Mar Rosso e Medio Oriente nelle prossime settimane.
Proprio per la sua rotazione e per i mercati serviti, a cavallo del Mar Rosso, il servizio Medex era fra quelli che finora continuano a transitare nel tratto di mare a più alto rischio attacco ma da adesso in poi anche Cma Cgm quasi certamente sceglierà di circumnavigare l’Africa per mettere in contatto il Mediterraneo con i Paesi affacciati sul Mar Arabico.
La portacontainer Koi ha una portata di 8.500 Teu ed è rimasta vittima di un attacco missilistico sferrato dagli Houthi mentre si trovava nel Golfo di Aden, prima di fare ingresso nel Mar Rosso. Le motivazioni dell’attacco risiedono come di consueto nel fatto che la nave sia americana (il proprietario è la Global Meridian Holdings, società parte di JP Morgan Asset Management), diretta ai porti israeliani e di averlo fatto in “sostegno dei palestinesi a Gaza e in risposta all’aggressione statunitense-britannica contro lo Yemen”.
Un portavoce dei miliziani ha aggiunto che “tutte le navi statunitensi e britanniche nel Mar Rosso e nel Mar Arabico sono obiettivi legittimi” finché “l’aggressione” statunitense-britannica continuerà.
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