Livorno fa un passo avanti verso l’allargamento del canale d’accesso
Con l’ulteriore piccolo intervento di dragaggio (5.000 mc) l’Adsp preconizza per la fine del 2025 la possibilità di far entrare le full container da 330 metri
“A partire dal mese di aprile cominceranno i lavori di rimozione delle tubature Eni che corrono lungo le due sponde del canale di accesso, limitando l’accessibilità dello scalo portuale”. A renderlo noto è l’Autorità di sistema portuale di Livorno.
Il programma dei lavori è stato illustrato ieri pomeriggio ai terminalisti da Adsp, Raffineria Eni Livorno, Capitaneria di porto e Corpo piloti: “L’opera è propedeutica al definitivo allargamento della strettoia adiacente la Torre del Marzocco e ha come obiettivo quello di migliorare l’accessibilità del porto, consentendo così di far accedere in tutta sicurezza portacontainer di dimensione maggiore rispetto a quelle che attualmente approdano in Darsena Toscana, sponda ovest e sponda est”.
Quanto alla rimozione degli oleodotti di Eni (che ha peraltro recentemente annunciato l’intenzione di convertire nel 2026 il proprio impianto livornese in bioraffineria), “i lavori – ha fatto sapere l’ente – dureranno circa sette mesi e si svolgeranno in orario notturno, dalle 23.00 alle 7.00 di mattina, per limitare al minimo possibile i disagi al traffico portuale. A rendere possibile l’apertura dei cantieri la conclusione dei lavori di inserimento dei nuovi tubi all’interno del Microtunnel, completati dalla Raffineria Eni nel 2023”.
A seguito della rimozione delle tubazioni originarie, l’Adsp potrà dare piena esecuzione all’appalto integrato per l’allargamento del canale di ingresso fino a 125 metri, bandito l’estate scorsa: “Tale gara, interamente a carico di Adsp, del valore di 20 milioni di euro, è stata pubblicata a luglio ed è in fase di aggiudicazione” (proprio ieri l’Adsp ha escluso uno dei raggruppamenti candidatisi).
L’intervento consiste nel banchinamento di una delle sponde della via di navigabile al porto commerciale, oggi larga nel tratto più stretto non più di 60 metri, 90 metri nel tratto più largo. Il nuovo banchinamento consentirà peraltro la realizzazione dei successivi interventi di dragaggio, che garantiranno l’approfondimento a 13 metri sotto le sponde e a 16 metri in corrispondenza del centro della cunetta navigabile.
“I lavori si concluderanno entro la fine del 2025, data a partire dalla quale il porto avrà quindi un canale di accesso in grado di permettere il transito delle navi full container, di lunghezza superiore ai 330 metri” ha preconizzato la nota dell’Adsp. In realtà l’appalto integrato è previsto durare, secondo i documenti di gara, 675 giorni (cioè quasi due anni da quando comincerà), mentre i lavori di dragaggio saranno eseguiti solo in un secondo tempo, attraverso un altro appalto, che non risulta al momento esser stato progettato, autorizzato né finanziato. Vero è, tuttavia, fa sapere l’Adsp, che il dragaggio serve per rimuovere detriti per poche migliaia di mc (5.000 mc al massimo). Un lavoro quindi stimato in approssimativamente 300 mila euro e un mese circa di durata: “L’intervento non interferisce con il transito delle navi che già con l’allargamento del canale potranno transitare in tutta sicurezza. Il grosso della rimozione del materiale in eccesso sul fondale verrà fatto con la resecazione del banchina sulla sponda del Marzocco”.
Soddisfazione è stata espressa dal Presidente Luciano Guerrieri: “Dopo aver realizzato il Microtunnel, uno dei progetti ingegneristici più complessi degli ultimi tempi, e dopo essere riusciti, grazie a Eni, ad inserire le nuove tubature, possiamo oggi dare avvio alla seconda parte dei lavori. Si tratta di un’importante opera di ammodernamento di cui si sosteneva l’emergenza da tempo”.
“Ringrazio tutto lo staff dell’Adsp, i terminalisti, la Capitaneria di Porto, il Corpo dei piloti e Eni per la proficua collaborazione. Con questa opera saremo in grado di far fare al nostro scalo portuale un evidente salto di qualità, migliorandone in modo sensibile la capacità ricettiva” ha aggiunto il segretario generale Matteo Paroli.
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