Tornano a scendere i noli container: -8% per la tratta Shanghai – Genova
I prezzi delle spedizioni via mare tornano al di sotto dei 6mila dollari, mentre si riduce il divario con quelli per il Nord Europa
Dopo otto settimane in salita, torna a scendere il costo del trasporto via mare di container. Le rilevazioni del Drewry Container Index mostrano infatti che ad oggi il nolo medio per l’invio di un box da 40’ è pari a 3.824 dollari, il 4% in meno rispetto a sette giorni prima. A calare sono in particolare le tariffe per le spedizioni dall’Asia verso l’Europa e ritorno, mentre quelle per il trasporto dal Far East verso gli Usa risultano ancora in leggero aumento e lo stesso accade per le rotte transatlantiche.
Più nel dettaglio, negli ultimi sette giorni i noli per le spedizioni da Shanghai a Genova sono diminuiti dell’8% (dopo la flessione dell’1% di una settimana prima), tornando al di sotto dei seimila dollari e precisamente a quota 5.848. Parallelamente, hanno vissuto un calo, benché minore (-6%), le tariffe dallo stesso porto cinese a Rotterdam, che si attestano a 4.661 dollari. In conseguenza di questi andamenti differenziati, si va ad assottigliare il divario tra le due rotte, che ora scende a 1.187 dollari. In calo pari (-6%) anche il costo per la tratta di backhaul dallo scalo olandese verso Shanghai, ora pari a 964 dollari.
Come detto la flessione non ha toccato le tratte dalla Cina verso gli Usa, che si rivelano invece stabili (la Shanghai-New York rimane sostanzialmente invariata, con tariffe di 6.165 dollari, che le fanno conquistare la prima posizione tra le rotte analizzate) o in leggera crescita (verso Los Angeles il costo sale a 4.421 dollari, +2%). Cala invece il nolo medio per la spedizione di un container da 40 piedi sulla tratta di ritorno, che perdendo il 4% arriva a 734 dollari. Si mostrano infine in leggera crescita i costi di spedizioni delle rotte transatlantiche. In particolare l’invio da Rotterdam a New York aumenta dell’1% a 1.589 dollari, mentre il ritorno guadagna il 3% a 635 dollari.
Riguardo le ragioni delle flessioni riscontrate, Drewry non offre spunti ma in coda al suo report rileva che per le prossime settimane i noli dalla Cina continueranno a stabilizzarsi con il rallentamento a febbraio della produzione delle fabbriche cinesi.
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