Nel 2023 record di passeggeri ma merci in calo nei porti campani
Per il presidente della port authority Andrea Annunziata quello formato da Napoli e Salerno è un “sistema secondo solo a Hong Kong”
Con 31 milioni di tonnellate di merce movimentate il sistema portuale della Campania (porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia) ha chiuso il 2023 in linea (-3,5%) con l’andamento nazionale del settore.
Lo ha reso noto la locale Autorità di sistema portuale: “Le rinfuse liquide movimentate sono state pari a 5,8 milioni di tonnellate, in calo del 6%. Nel dettaglio, 4,59 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi raffinati (-4,9%) e 1,08 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi gassosi, liquefatti o compressi e gas naturale (-2,9%). Il traffico di rinfuse solide è stato di 1,87 milioni di tonnellate, in crescita del 6,6 %. Di questi, 246.894 tonnellate di cereali (-9,8%), 617.275 tonnellate di prodotti metallurgici (+1,4%) e circa 1 milione di tonnellate di “altre rinfuse solide” (+15%). Nel dettaglio, a Napoli sono state movimentate 1,34 milioni di tonnellate (-4,5%), a Salerno circa 522 mila tonnellate (+52,2%). Le merci varie in colli sono state pari a 23,43 milioni di tonnellate, in calo del 3,3%. Di queste, 10,25 milioni di tonnellate in container (-5,9%) e 12,26 milioni di tonnellate in ro-ro (-0,5%). In termini di veicoli, il volume generale è stato di 1,07 milioni, in crescita del 3,8%. Nel dettaglio, Napoli ha movimentato 634.743 unità (+14,5%), Salerno 441.846 (-8,5%)”.
Come per il resto d’Italia la consolazione è arrivata sul fronte passeggeri. “Nel 2023 sulle banchine dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia sono transitate ben 8,36 milioni di persone, in crescita del 9,1% sul 2022, di cui 1,73 milioni di crocieristi, il 43,2% in più sul 2022. Si tratta del più alto flusso di persone di sempre imbarcate e sbarcate sulle banchine dei porti campani”
“Il flusso passeggeri del sistema portuale campano è secondo solo ad Hong Kong” commenta il presidente dell’AdSP, Andrea Annunziata: “La Campania dei porti ha anche risentito in misura minima, almeno finora, della crisi nel Mar Rosso, grazie anche alla forza di Salerno, per esempio, i cui servizi non sono orientati soltanto verso l’Asia ma anche verso gli Stati Uniti”.
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