A Venezia aggiudicato il progetto di dragaggio del canale Vittorio Emanuele III
Primo step per riportare le crociere in Stazione Marittima. Aggiudicato anche l’appalto per il nuovo sito di conferimento dei fanghi
Partiranno a breve i 300 giorni previsti dal bando per la redazione del progetto di dragaggio del canale Vittorio Emanuele III, quello che, una volta approfondito a -8 metri, permetterà alle navi da crociera di stazza medio-grande di raggiungere la stazione marittima di Venezia passando dal Canale Industriale di Marghera.
Lo ha reso noto il Commissario per le Crociere di Venezia, Fulvio Lino Di Blasio, presidente anche della locale Autorità di sistema portuale, che nei mesi scorsi aveva bandito la gara in questione e quella, propedeutica, per la progettazione di un nuovo sito di conferimento dei fanghi di dragaggio (non solo del Vittorio Emanuele III), aggiudicata (ma senza annunci) prima di Natale al raggruppamento tutto veneto composto da E-Farm Engineering & Consulting Srl, Studio Rinaldo Srl, General Progetti Srl, Agri.Te.Co, Studio Colleselli & Partner.
“L’aggiudicazione nei confronti dell’Ati costituita dalle società di ingegneria Proger Aqua – Consorzio Stabile e Hmr Ambiente Srl, ha tenuto conto dei parametri indicati dalla procedura di gara pubblica aperta lanciata ad ottobre 2023 per l’affidamento dei servizi di redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e studio di impatto ambientale dell’intero intervento (compresi rilievi e indagini) e, per il primo stralcio, della redazione del progetto definitivo/esecutivo, delle attività di direzione lavori, di coordinamento alla sicurezza in fase di progettazione, di coordinamento alla sicurezza in fase di esecuzione. Grande attenzione agli aspetti ambientali: in questo senso, l’Ati dovrà svolgere specifici approfondimenti ambientali e idrodinamici oltre ad apposite simulazioni di navigazione che andranno a identificare il miglior equilibrio tra la manutenzione della cunetta di navigazione e la dimensione delle unità navali in transito. Primaria importanza è data alla valutazione degli effetti dell’intervento in relazione al disinquinamento dei canali, alla circolazione dei flussi mareali nei pressi del Ponte della Libertà oltre alla ricostruzione di strutture necessarie all’implementazione dell’equilibrio morfologico” ha spiegato una nota dell’ente.
Il progetto, per il primo stralcio, prevederà poi l’escavo manutentivo del canale alla profondità di -8.0 m s.m.m. con una cunetta della larghezza di 70 m. Il volume di sedimenti da rimuovere è stimabile in 655.000 mc per un investimento pari a 21 milioni di euro. “A seguire verranno avviate le attività tecniche che prevedono, in incipit, le indagini ambientali, la redazione del progetto di fattibilità tecnico ed economica e la documentazione per sottoporre il progetto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione di Incidenza Ambientale. Entro settembre 2024 verrà quindi sottoposta alla Commissione Via la documentazione necessaria e – a seguito del parere – verrà avviata la redazione della progettazione definitiva/esecutiva”.
La redazione del progetto definitivo ed esecutivo del secondo stralcio – che potrebbe portare la profondità a 9 metri, con cunetta larga 80 metri, e una rimozione di altri 625mila mc di fanghi – è opzionale, anche perché al momento, a differenza del primo stralcio, l’intervento non è finanziato, tanto che Di Blasio ha chiesto ulteriori risorse al Governo.
“L’aggiudicazione ha identificato un raggruppamento di aziende cui è stato assegnato il miglior punteggio tecnico, pur in presenza di un ribasso economico inferiore ad altre offerte. Vogliamo infatti offrire alla città la soluzione tecnicamente più completa perché l’equilibrio fra ambiente e portualità è ormai da tempo il nostro punto di riferimento nelle attività commissariali e non. Infatti, pur trattandosi di attività ordinarie quali l’escavo manutentivo per riportare un canale portuale alle quote previste da Piano Regolatore Portuale vigente ed esistenti in passato, l’opera prevede la redazione di contenuti necessari per essere sottoposte alla procedura di Via e Vinca. Inoltre, il progetto si integra con altre attività in corso da parte dell’AdSP che riguardano l’area della attuale Stazione Marittima con particolare riferimento alla realizzazione di impianti di Cold Ironing per permettere la fornitura elettrica alle navi da terra in modo che non utilizzino le navi i motori in fase di ormeggio” ha dichiarato Di Blasio.
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