Si intravedono i binari a servizio della Piattaforma Europa
Rfi apre l’iter della Via per il collegamento del porto (e del Faldo) al corridoio Ten-T scandinavo-mediterraneo. Con l’opera a regime previsti 15 treni al giorno fra container, ro-ro e auto
Mentre l’Autorità di sistema portuale di Livorno resta in attesa (da quasi due mesi) della formalizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica delle prescrizioni cui sarà condizionato il parere di Valutazione di impatto ambientale della Piattaforma Europa, al Mase ha preso il via intanto la procedura autorizzativa di una delle opere terrestri più importanti per la riuscita del progetto di sviluppo dell’attività portuale.
Rfi, infatti, ha sottoposto alla Commissione di Via il progetto di fattibilità tecnico-economica della “Linea Pisa – Collesalvetti – Vada, Collegamento dell’Interporto di Guasticce con la linea Pisa – Vada ed Interconnessione della linea Pisa – Vada con la linea Firenze – Pisa. Lotto 2”. L’intervento, sintetizza la documentazione del gestore ferroviario, “consiste nella realizzazione di due nuove tratte ferroviarie elettrificate a semplice binario, al fine di potenziare i collegamenti del porto di Livorno alla rete ferroviaria nazionale e di migliorare la capacità il transito dei treni lungo il corridoio merci Ten-T (Scandinavo-Mediterraneo) tra la linea Pisa – Firenze e la linea Tirrenica”.
Le due tratte in questione sono il “collegamento dell’Interporto di Guasticce alla linea Pisa-Vada (via Collesalvetti)” e la “bretella di collegamento tra la linea Collesalvetti-Vada e la linea Firenze-Pisa (by pass di Pisa)”. Correlata alla bretella anche la realizzazione del “nuovo Posto Movimento denominato ‘il Faldo’ sulla linea Pisa – Vada”, in adiacenza al raccordo dell’omonimo autoparco del gruppo Koelliker, “e l’adeguamento a modulo da 750m del terzo binario della Stazione di Navacchio nonché upgrade tecnologico della stessa stazione”.
Interessanti le previsioni di traffico sviluppate da Rfi a Piattaforma realizzata (nel 2026 secondo la documentazione, anche se il traguardo è già stato spostato). Si prevede inizialmente una movimentazione complessiva di 982mila Teu, movimentati per il 22% via ferrovia, mediante 6 treni al giorno da 60 carri (anche se in realtà sarebbero Teu), per circa 3.600 l’anno. Nel 2030 i Teu saranno secondo Rfi 1,24 milioni, che, con rail ratio salita al 25%, significheranno 9 treni al giorno (quasi 5.200 l’anno) da 60 Teu (che Rfi conta però in carri).
Con la Piattaforma, poi, si cominceranno a muovere via ferrovia anche le casse mobili dei ro-ro. Qui le tabelle però appaiono anche meno comprensibili. Il traffico movimentato via treno parrebbe misurato in metri lineari (885.749 l’anno, a salire nel 2030 ad oltre 1,4 milioni), da trasportarsi mediante 2 treni al giorno (da 22 carri) corrispondenti secondo Rfi però a 1.220 treni l’anno, considerando per giunta solo 280 giorni di operatività. Ancor meno chiari i numeri del traffico auto, dove con 2 treni al giorno si pretende nel 2030 di fare 1.025 treni l’anno.
A.M.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY