Servizi digitali di ottimizzazione doganale: fondata da Circle la società Next Customs Spa
La nuova azienda controllata al 51% è funzionale al proseguimento di iniziative finalizzate all’armonizzazione dei processi doganali, garantendo un flusso trasportistico e logistico più efficiente, rapido e snello
Circle spa, società a capo dell’omonimo gruppo specializzato nell’analisi dei processi e nello sviluppo di soluzioni per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuale e della logistica intermodale, ha reso noto che è stata costituita la società di diritto italiano NEXT Customs Spa dedicata ai servizi digitali di ottimizzazione doganale. Con un capitale sociale di 10.000 euro, la nuova azienda è partecipata al 51% da Circle e amministrata da Luca Abatello.
Proprio il presidente e amministratore delegato di Circle Group spiega così la scelta di focalizzarsi ulteriormente sullo sviluppo dei servizi innovativi doganali attraverso questa newco: “Riteniamo che il tema doganale sia fortemente strategico per l’evoluzione del percorso Connect 4 Agile Growth e percepiamo una forte richiesta, da parte del mercato, di servizi innovativi che possano offrire una visione completa e armonizzata dei nuovi scenari normativi, sia a livello nazionale che europeo. Da qui nasce la decisione di far confluire le competenze acquisite dal Gruppo con NEXT Freight (prima Progetto Adele), con la stessa Circle Spa, nonché attraverso le quattro ‘primogeniture italiane ed europee’ di S.U.DO.CO. (‘Sportello Unico Doganale e dei Controlli’, partito in primis nel porto di La Spezia – CUS di Santo Stefano Magra), dei Corridoi internazionali intereuropeo (in Austria) ed extra-europeo (da e per l’Egitto, come comunicato recentemente), e dell’Air Fast Transfer (in primis all’aeroporto di Malpensa), nell’ulteriore iniziativa dedicata NEXT Customs”.
La neocostituita è funzionale al proseguimento di iniziative finalizzate all’armonizzazione dei processi doganali, garantendo un flusso trasportistico e logistico più efficiente, rapido e snello, oltre che naturalmente conforme alle normative doganali attuali (e alle ulteriori semplificazioni in via di approvazione), nonché a un indirizzamento prospettico rispetto alla proposta di riforma dello European Customs Code in discussione in questi mesi), tra cui il nuovo regolamento CBAM (“Carbon Border Adjustment Mechanism”).
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