Al porto di Bari si sblocca l’iter per il nuovo pontile ro-pax
Decretata la non assoggettabilità a Via del progetto dell’Adsp da 34 milioni di euro per l’espansione del Molo San Cataldo: in arrivo opere per Guardia Costiera e traghetti
Bari avrà presto un nuovo pontile da dedicare a due accosti (poppieri) per navi ro-pax.
Lo ha reso noto oggi la locale Autorità di sistema portuale riferendo del parere di non assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale appena rilasciato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica in relazione ai lavori di potenziamento della sede logistica del Corpo Capitaneria di Porto e di realizzazione delle nuove banchine, in ampliamento del molo San Cataldo, nel porto del capoluogo.
La settimana prossima, quindi, sarà conclusa la conferenza dei servizi – ha riferito l’ente – e partirà l’iter per la gara, “affinché l’opera possa essere realizzata entro la fine del 2025. Il progetto prevede la costruzione di nuove opere di banchinamento, per una superficie complessiva di circa 33.000 mq, quale ampliamento del Molo San Cataldo, dove già sono presenti le infrastrutture al servizio della Guardia Costiera, compresa una fascia di ampliamento larga 20 metri necessaria per esigenze costruttive e d’uso e che sarà destinata all’Adsp per garantire, senza significativi aumenti di costo, ulteriore utilità e valore all’intervento e contestualmente consentire all’ente di provvedere, con maggiore agio, economia e sicurezza, alle attività di manutenzione dell’intera opera”..
L’opera che ha un quadro economico di oltre 34 milioni di euro è cofinanziata con fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e consentirà di riqualificare funzionalmente un ambito portuale attualmente sottoutilizzato, con il duplice obiettivo di potenziare le infrastrutture asservite alla sede logistica di Bari del Corpo delle Capitanerie di Porto e, contemporaneamente, realizzare un bacino da destinare alla nautica da diporto
Nello specifico, il progetto riguarda la realizzazione di banchine e piazzali al servizio della Guardia Costiera, collegati alla radice del Molo San Cataldo, in adiacenza e ampliamento delle aree già occupate dalla stessa Guardia Costiera. L’opera, inoltre, prevede un intervento di approfondimento dei fondali, fino alla quota di -7,00 metri rispetto al livello del mare, per un quantitativo complessivo di materiale dragato di 88.410 mc.
Sul Molo San Cataldo verranno realizzati tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri; mentre le superfici restanti saranno destinate sia alla Guardia Costiera e sia all’approdo turistico, nella Darsena di Ponente. Infine, verrà realizzato un pontile idoneo all’ormeggio di due navi ro-pax che potranno aprire il portellone di poppa sulla banchina 11.
“Il porto del futuro inizia a prendere forma e sostanza, un porto interconnesso con la città, ecosostenibile, sicuro e modernissimo. Stiamo trasformando lo scalo in un hub polifunzionale e nevralgico che rivestirà un ruolo primario nel Bacino del Mediterraneo. Abbiamo effettuato un lavoro gigantesco per rispettare tutti i tempi e giovare di finanziamenti che così ben sfruttati genereranno plurime economie a vantaggio del porto, della città e della regione” ha commentato il presidente di Adsp Ugo Patroni Griffi.
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