Davidson Kempner in trattativa per rilevare il controllo di Dario Perioli e Mdc Terminal
Dopo l’acquisizione del 70% di Setramar l’investitore finanziario ha in programma di creare un nuovo big della logistica portuale specializzato in merci varie
A qualche mese di distanza dall’acquisizione degli asset portuali di Setramar a Ravenna, Davidson Kempner Capital Management LP potrebbe presto arricchire la sua presenza nello shipping italiano con un’altra operazione importante questa volta in Alto Tirreno.
Secondo quanto appreso da SHIPPING ITALY nel mirino c’è il gruppo spezzino Dario Perioli che nel porto di Marina di Carrara controlla e gestisce il Mdc Terminal (di cui è socia al 35% la società San Colombano Costruzioni), oltre ad altre attività in campo spedizionieristico (anche con la società I.T.C. International Tecnotrans Capurro), di agenzia marittima (Cnan Italia) e nel trasporto marittimo con le compagnie Sahel Line e Cnan Med (controllata al 51% dallo stato algerino) attive con 5 navi sulle rotte fra Italia e Nord Africa (in primis Algeria e Tunisia). Cnan Italia è agente marittimo generale per l’Italia della società di Stato algerina Sonatrach incaricata del trasporto di gas (Gnl) per la quale segue le operazioni di arrivo e partenza delle navi gasiere presso i porti e i rigassificatori in tutta Italia (in particolare a Panigaglia).
Sia Davidson Kempner che Dario Perioli preferiscono non commentare queste indiscrezioni trincerandosi dietro un “no comment” ma secondo i beninformati la negoziazione è in atto, prosegue già da tempo e ci sono buone possibilità che arrivi a un epilogo positivo. Michele Giromini, attuale amministratore delegato di Mdc Terminal, secondo i piani dell’investitore finanziario dovrebbe rimanere al vertice dell’azienda e mantenere una partecipazione azionaria del 20% circa. Uno schema simile a quanto già avvenuto con Setramar dove la famiglia Poggiali è rimasta come azionista di minoranza al 30%.
Quasi scontato il progetto di sfruttare complementarietà e sinergie fra le aziende operative rispettivamente in Alto Tirreno nel porto di Marina di Carrara (dove vengono movimentati container e merci varie) e in Adriatico a Ravenna (dove i terminal del gruppo imbarcano e sbarcano soprattutto rinfuse e merci varie). Di fatto nascerebbe un nuovo grande player concorrente di F2i Holding Portuale (Fhp), gruppo frutto anch’esso di una serie di acquisizioni e presente oggi nei porti di Livorno, Marina di Carrara, Chioggia, Marghera e Monfalcone con la movimentazione di carichi break bulk.
Dario Perioli, con sede a La Spezia, è un gruppo oggi controllato pariteticamente (al 33% circa) dai fratelli Eligio e Andrea Fontana (tramite le società Sarfin Srl), da Michele Giromini (Fingiro Srl) e da Giacomo e Cristina Bisà (Finanziaria G.B. Srl).
L’ultimo bilancio disponibile (quello del 2022) mostra un fatturato di 20,9 milioni di euro, ricavi per 19,6 milioni (in crescita rispetto ai 16,9 milioni del 2021), un Margine operativo lordo di 1,5 milioni, un risultato ante-imposte positivo per 1,3 milioni e un utile netto di 503.509 euro (dai 48.878 euro di profitto dell’anno precedente).