Bando per le isole Pontine: il Tar Lazio accoglie le sospensive chieste da Snap e Navigazione Libera del Golfo
Entrambe le compagnie di navigazione hanno impugnato il bando di gara per la continuità territoriale marittima con e fra Ponza e Ventotene
Dopo un primo tentativo di gara fallito e un secondo bandito lo scorso 28 dicembre dalla Regione Lazio (con scadenza il 5 marzo prossimo), il servizio di trasporto di passeggeri, veicoli e merci (anche pericolose) in continuità territoriale marittima da Formia con le isole di Ponza e Ventotene per una durata di 5 anni torna a far parlare di sé per un primo, provvisorio, pronunciamento della giustizia amministrativa.
Il Tar del Lazio ha infatti accolto le domande cautelari contenute nei ricorsi presentati da Snap (Società Navigazione Arcipelago Ponziano) e da Navigazione Libera del Golfo contro la Regione Lazio per l’annullamento, previa la sospensione dell’efficacia, del bando di gara che prevede l’obbligo di servizio pubblico per il trasporto marittimo passeggeri e merci con e tra Terracina e Ponza (da Formia).
Nel caso di Navigazione Libera del Golfo il Tar accoglie la richiesta di sospensiva richiesta per il bando di gara nella parte in cui impone un obbligo di servizio pubblico per il servizio di trasporto marittimo passeggeri con navi veloci tra Terracina e Ponza, della Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio 22 dicembre 2023, n. 936, nella parte in cui impone un obbligo di servizio pubblico per il servizio di trasporto marittimo passeggeri con navi veloci tra Terracina e Ponza, per la Determinazione della Regione Lazio nella parte in cui impone un obbligo di servizio pubblico per il servizio di trasporto marittimo passeggeri con navi veloci tra Terracina e Ponza, per la Determinazione sempre della Regione nella parte in cui impone un obbligo di servizio pubblico per il servizio di trasporto marittimo passeggeri con navi veloci tra Terracina e Ponza.
Il Tar ha fissato la trattazione di merito del ricorso al 19 giugno prossimo e nel frattempo ha accolto la sospensiva “considerato – scrive – che gli atti gravati, laddove non prevedono per la tratta Terracina-Ponza il servizio di trasporto di merci con navi traghetto (cui è conseguita la predisposizione, da parte della Stazione appaltante, del lotto unico funzionale), si appalesano deficitari – sotto il profilo procedimentale – delle verifiche di competenza dell’Autorità di regolazione dei trasporti in merito ai risultati delle analisi del mercato da parte della Regione Lazio (cfr. allegato alla delibera ART n. 22/2019, Misura n. 2, Titolo I)”; “difatti – aggiunge – sul punto l’Autorità (dei Trasporti, ndr) ha confermato che “quando è stato rilasciato il parere ART n. 7/2023, in relazione alla procedura presupposta, l’assetto dei servizi OSP prevedeva il collegamento Terracina-Ponza, ma con traghetti (e non, invece, con unità veloci)”.
Per ciò che riguarda invece Snap nel suo ricorso si chiede anche l’annullamento della Deliberazione della Giunta Regionale con la quale la Regione Lazio ha ridotto “come servizi di interesse regionale, nelle more dell’effettuazione degli interventi di efficientamento nei porti di interesse regionale che assicurino una più ampia capacità recettiva delle unità navali occorrenti per il servizio in questione” i collegamenti da e per le isole ed, in particolare, ha eliminato il collegamento dal porto di Terracina con navi per il trasporto di merci. Nell’accogliere anche in questo caso la domanda cautelare, secondo il tribunale amministrativo regionale che “gli atti gravati, allo stato, laddove non prevedono per le tratte Terracina-Ponza e Terracina – Ventotene il servizio di trasporto di merci con navi traghetto, si appalesano non sufficientemente motivati anche in relazione ai parametri indicati dalla delibera dell’Autorità di Regolazione dei mercati n. 22/2019 ed alla garanzia di massima partecipazione alla procedura ivi contenuta”. Anche in questo caso se ne riparlerà dopo la trattazione di merito del ricorso con l’udienza fissata sempre al 19 giugno prossimo.
Quello bandito dalla Regione Lazio è un contratto con un importo a base di gara di 89.835.635,00 per la concessione di durata quinquennale, al quale si aggiungono 8,983 milioni per l’eventuale proroga tecnica di 6 mesi. Considerate poi le imposte (15,744 milioni) e le spese accessorie (5,415 milioni), il valore complessivo risulta quindi ancora pari a 114,563 milioni di euro.
N.C.