Il porto di Olbia vede dragaggio e nuovi moli
Dopo l’ok all’Atf, parte al Mase la procedura di Via del progetto che per 94 milioni di euro di investimento darà allo scalo sardo una banchina più lunga per ro-pax e crociere e spazi per la cantieristica
Dopo aver ottenuto il via libera del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici, il progetto di dragaggio del porto di Olbia, che ne potenzierà anche la dotazione di banchine e piazzali, ha compiuto un ulteriore passo avanti.
Ricevuta la documentazione progettuale dall’Autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna, infatti, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha avviato la procedura di Valutazione di impatto ambientale, aprendo il periodo per le osservazioni. Il progetto prevede di arrivare a fondali di 11 metri nella canaletta di accesso che collega l’imboccatura del Golfo di Olbia ad Isola Bianca e a Porto Cocciani e di 10 metri nelle altre aree.
Anche in considerazione dei volumi di dragaggio previsti (circa 700mila mc), l’Adsp e i suoi progettisti hanno ritenuto di farsi affiancare da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nella redazione del progetto, concordando la necessità di predisporre idonee vasche di colmata dove poter conferire il materiale di dragaggio non idoneo ad essere conferito a mare. Da qui l’Atf summenzionato e la previsione di realizzare quattro vasche di colmata: due funzionali per la realizzazione del prolungamento della banchina dell’attracco 9 così da ottenere una nuova banchina operativa per l’attracco laterale delle navi ro-ro e da crociera lunga 316 m e per la realizzazione di un nuovo dente di attracco alla radice dell’attracco 8 largo 40 m e lungo 40 m. Le altre due vasche, più grandi e capienti, saranno collocate in corrispondenza del pontile ex Palmera, posto a nord di Isola Bianca, nel tratto di costa compreso tra due infrastrutture dedicate alla cantieristica navale.
La relazione progettuale spiega che “si è previsto di conterminare le vasche di colmata con cassoni sia per consentire l’ormeggio dei natanti alle nuove opere, sia per consentire di ospitare all’interno dei cassoni materiale di dragaggio inquinato ricadente nella classe ambientale D”. Inoltre si spiega che l’allungamento del molo 9 inglobando il molo 8 non comporterà incrementi di traffico navale, ma “il vantaggio operativo di realizzare la nuova vasca di colmata allungando la banchina del molo 9 sta nel fatto che si potrà disporre di una banchina più lunga (circa 350 m) rispetto a quella attuale, la quale consentirà di ormeggiare in piena sicurezza le navi da crociera. Ovviamente un secondo vantaggio riguarda la possibilità di disporre di una vasca di colmata a supporto del dragaggio”.
Per ragioni di funzionalità del porto il prolungamento del molo 9 dovrà essere completamente realizzato nell’ambito dei lavori previsti dal presente progetto. Pertanto si è previsto di riempire completamente le due vasche di colmata piccole, di realizzare la sovrastruttura e di predisporre gli arredi portuali per la nuova banchina per le navi da crociera che così diventerà operativa a conclusione di lavori di dragaggio.
Il cronoprogramma prevede 525 giorni di lavori, con un quadro economico di 94,3 milioni di euro. Quanto ai volumi necessari al riempimento di vasche di Isola Bianca (meno di 30mila mc di capienza in tutto) e cassoni non vi saranno problemi, dato che (le vasche grandi hanno capienza di circa 200mila mc) al conferimento in vasca (impermeabilizzata o meno a seconda delle caratteristiche) sono destinati circa 65mila mc in tutto, mentre il grosso dei fanghi (630mila mc), caratterizzato di classi A e B, potrà essere refluito in mare (in una zona già individuata da Adsp e Ispra).
A.M.
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