Traffici 2023: Genova chiude al -4,1%, Savona al -2,5%
Il sistema portuale è sceso nel complesso del 3,8% rispetto al 2022, registrando però il record di crocieristi in entrambi gli scali
Per gli scali marittimi di Genova e Savona che compongono l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure occidentale l’anno 2023 si è archiviato, quanto alla movimentazione cargo, con un calo complessivo del 3,8% rispetto al 2022, a fronte di una crescita dei passeggeri del 23,9%, più marcata nelle crociere che nei traghetti (+62,9% contro +0,8%).
Sentita a Genova (-4,1% il risultato complessivo) la decrescita nella merce principe, i container, che con 22,3 milioni di tonnellate hanno perso il 5,6% del traffico (-5,5% in termini di Teu, meno di 2,4 milioni), con il terminal principale, Psa Pra’ a guidare la fila (-4,5% in termini di Teu), il netto decremento di Terminal Bettolo (-32,9%) e Imt Messina (-25,1%), la (quasi) tenuta di Spinelli – Genoa Port Terminal (-2,3%) e le buone performance di Sech (+10,3%), Terminal San Giorgio (8,6%) e Ati Messina – Tsg (2,4%). Secondo l’Autorità di sistema portuale “fra le differenti componenti del traffico container, le movimentazioni gateway di unità piene sono sicuramente quelle che hanno subito in maggiore calo”, che “ha prodotto una diretta ripercussione sull’utilizzo della ferrovia (-3,4% in Teu, rail ratio scesa a 16,4%).
Positivo (+1,2%) il risultato nel capoluogo dei rotabili con 10,3 milioni di tonnellate. Supera i 2 milioni di metri lineari Terminal San Giorgio (+4,2%), risultato (relativo) simile per Spinelli (+4,6%, oltre 540mila metri lineari), IMT Messina sale di oltre il 52% (146mila metri lineari) e vola l’Ati Messina – Tsg (+18,8%, oltre 1,35 milioni di metri lineari), mentre Stazioni Marittime scende sotto i 2 milioni di metri lineari (-2,7%) ma si consola con i veicoli dei passeggeri (+7%). In calo invece fra i convenzionali Forest e Genoa Metal Terminal.
In calo pure gli olii minerali (-3,5%, 12,6 milioni di tonnellate), con performance calanti nei petroliferi per tutti i terminal, da Porto petroli, a Saar, Silomar e Getoil. In negativo le rinfuse solide (-7,7%) e industriali (-14,4%) trainati dalla continua emorragia siderurgica (1,2 milioni di tonnellate). Navi in arrivo aumentate del 4,5% a 5.887, con provviste è bunker giù però del 4,3% (690mila tonnellate). Record di crocieristi (1.698.639, per il +57,1%) e crescita dell’8% dei passeggeri dei traghetti (2,3 milioni).
A Savona – Vado Ligure (-2,5% in tutto il tonnellaggio) container in aumento: +5% quanto a tonnellate (sfondato il tetto dei 3 milioni) e Teu (+30%, 346mila); ma calano rotabili (del 6% a 4,1 milioni di tonnellate) e rinfuse solide (-13,9%, 1,6 milioni di tonnellate) con gli oli minerali fermi (+0,2% a 6,3 milioni). Scese del 3,9% le navi a 1.741, i crocieristi sono arrivati a 861mila (+75,7%), mentre i passeggeri dei traghetti sono calati 31,3% a 334mila.
A.M.
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