Gli Onorato verso il patteggiamento nell’inchiesta su Moby e Cin
L’inchiesta riguarda la bancarotta della compagnia, causata, secondo le accuse, da condotte di dissipazione e distrazione dei suoi beni
Si profilano istanze di patteggiamento per l’armatore Vincenzo Onorato e i figli Achille e Alessandro nel procedimento milanese con al centro l’accusa di bancarotta in relazione a Cin, Compagnia Italiana di Navigazione, la ex Tirrenia del gruppo Moby ammessa al concordato preventivo nel giugno 2021.
Lo riferisce l’Agenzia di stampa Ansa.
Nel febbraio dello scorso anno i pm Roberto Fontana (ora al Csm) e Luigi Luzi avevano chiuso le indagini a carico dei tre indagati. L’accusa a Vincenzo Onorato e ai figli Achille e Alessandro, il primo in qualità di amministratore di fatto e gli altri due di diritto della Cin, era di aver depauperato il patrimonio di Cin, attraverso “condotte di dissipazione o distrazione” tali da determinare non solo “il sistematico drenaggio di risorse (…) a favore di Moby” per far fronte agli “oneri finanziari” dovuti all’acquisizione del suo controllo e di quello della stessa Cin, secondo i pm, ma anche per “ripianare (…) debiti personali verso banche” o per compensi “incongrui”.
Erano stati anche contestati 700mila euro per il noleggio di jet e auto di lusso. Da quanto si è saputo, nei prossimi giorni potrebbero essere formalizzate istanze di patteggiamento per gli indagati, proposte dalla difesa e con l’ok della Procura, e poi sulle richieste dovrà esprimersi un gip. Per quanto riguarda, invece, il filone di indagini, del tutto autonomo, che vede indagato Vincenzo Onorato assieme al fondatore del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo per traffico di influenze, per una presunta “mediazione illecita” da parte del comico genovese, alla stato non risulta che la Procura milanese abbia formulato una richiesta o di rinvio a giudizio o di archiviazione. L’inchiesta è stata chiusa quasi un anno fa, il 10 marzo del 2023.
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