Gli Houthi ora hanno messo anche l’Italia tra i nemici
Questa scelta di campo è avvenuta a seguito dell’intervento della nave militare Caio Duilio anche se per ora il nostro Paese non è classificato dai miliziani come un obiettivo diretto
Nell’ambito dell’operazione dell’Unione Europea Aspides, nella notte tra l’11 e il 12 marzo la nave della Marina Militare italiana Caio Duilio ha abbattuto due droni aerei. Lo ha comunicato lo Stato maggiore della Difesa italiana nella mattinata di martedì.
L’organo delle forze armate italiane, che fa parte dell’area tecnico-operativa del ministero della Difesa, sottolinea come il compito dell’Operazione Aspides è quello di difendere la libertà di navigazione e le rotte commerciali. Dopo il suo intervento la Duilio ha ripreso la sua attività nel Mar Rosso.
“L’abbattimento di nostri droni da parte della Marina Militare italiana costituisce una nuova conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele” ha dichiarato all’Ansa un funzionario del dipartimento dei media del governo Houthi a Sana’a, Abdennaser Mahamed. Lo stesso funzionario ha precisato tuttavia che “l’Italia per il momento non è un nostro obiettivo diretto”.
C’è una evoluzione continua delle modalità di attacco degli Houthi, i ribelli yemeniti filo-iraniani. Il commento all’intervento della Marina italiana nel Mar Rosso arriva direttamente dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Verona per l’evento su trasporto e logistica LetExpo 2024.
La zona è diventata pericolosa. Gli attacchi Houthi sono passati nelle ultime settimane alle navi militari, che sono presenti esclusivamente per garantire il passaggio dei mercantili. “Non posso entrare nei particolari per motivi di sicurezza, ma questa notte gli attacchi sono stati condotti in modo diverso rispetto alle altre volte. Sono stati bravi gli uomini e le donne del Duilio ad abbattere due droni, ma è una sfida che si evolve di settimana in settimana” ha affermato Crosetto.
Lunedì gli Houthi hanno preso di mira l’ennesimo mercantile, con bandiera liberiana, a sud-ovest del porto yemenita di Salif, secondo il Comando militare centrale Usa (Centcom, che ha responsabilità per il Medio Oriente). I ribelli yemeniti avevano annunciato nuovi attacchi con l’inizio del mese islamico del Ramadan, cominciato lunedì.
Il Centcom ha confermato di avere distrutto un drone sottomarino e 18 missili balistici antinave appartenenti al gruppo yemenita, mentre secondo l’agenzia di stampa statale Saba, raid anglo-statunitensi hanno colpito lo Yemen settentrionale causando undici vittime.
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