Mentre Genova celebra le crociere, a Marsiglia monta la protesta europea contro le grandi navi
Diversi gruppi di oppositori da tutta Europa si sono ritrovati per condividere analisi, strategie e linee d’azione finalizzate a limitare la crescita di un turismo che considerano deplorevole
Mentre a Genova si celebra il mercato delle crociere con la Clia Cruise Week e la fiera Clia Innovation Expo, a 400 kilometri di distanza, quasi in contemporanea, si sono dati appuntamento coloro che intendono opporsi a questa forma di turismo e alle grandi navi. Lo scorso week end Marsiglia ha infatti ospitato un evento ribattezzato “Stop Cruises Everywhere” al quale hanno preso parte alcuni rappresentanti di oltre 15 gruppi provenienti da Italia, Grecia, Paesi Bassi, Germania, Spagna, Francia, Inghilterra e che stanno spontaneamente nascendo in varie parti d’Europa.
I numeri dei sostenitori e dei rappresentanti finora sono ancora relativamente limitati ma la tendenza e le iniziative messe in peidi sono senza dubbio da tenere in attenta considerazione e le compagnie crocieristiche lo sanno bene.
“Stop Croisieres Everywhere, 2 giorni ricchi di incontri, scambi e prospettive di azioni comuni affinché l’attività crociera non faccia parte del futuro dell’Europa” riferiscono i diretti interessati. “Giornate di tavole rotonde sulla sostenibilità turistica, alleanze da costruire e false soluzioni avanzate dal settore crocieristico”.
In una nota inviata a SHIPPING ITALY la prof.ssa Andreina Zitelli, docente universitaria, esperta di procedure ambientali e storica oppositrice delle crociere a Venezia, scrive: “Ma sono navi? O piuttosto mostruosità galleggianti che deturpano ogni livello di quello che propongono e toccano, dall’offerta turistica all inclusive (che invece si rivela un inganno sui consumi obbligati ma non inclusi), il gigantismo e il conseguente condizionamento dei porti, l’inquinamento generato, l’abuso di luoghi culturali proposti allo scalo con visite di gruppo rapide ma sempre umilianti sia per il crocierista che per la bellezza dei siti? Dopo Venezia perché non andare a vedere quando quei turisti arrivano dalle navi al Partenone, a Spalato a Mykonos… per restare nel Mediterraneo! Proporrei un confronto tra l’interesse privato delle compagnie e gli interessi collettivi e generali dei luoghi e dell’ ambiente che vengono investiti dall’impatto conflittuale di queste ‘navi’.”
Che l’impatto ambientale delle navi bianche sia in cima all’agenda della stessa industria delle crociere è ormai cosa nota e anche la stessa fiera Clia Innovation Expo, interamente dedicata alle innovazioni e alla sostenibilità, ne sono una prova concreta. Così come non è un mistero che l’esternalità negative generate dal comparto rappresentano un campanello d’allarme sempre accesso anche all’interno dell’associazione di categoria Clia che già due anni fa a Genova, per voce della sua direttrice europea Marie Caroline Laurent, aveva lanciato un monito chiaro: “Se non abbatteremo le emissioni le navi da crociera non saranno più accolte nei porti”.
N.C
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