I lavoratori Toremar contro lo “spacchettamento” della gara per i collegamenti con l’arcipelago della Toscana
Secondo i marittimi la presenza di una clausola sociale nel bando di gara, benché auspicale, non sarebbe di per sé garanzia di una tutela dell’occupazione
I lavoratori di Toremar hanno scritto una ‘lettera aperta’ – trasmessa dalla Cgil Toscana alla stampa locale – in cui hanno stigmatizzato i possibili rischi occupazionali connessi a uno “spacchettamento” dei servizi marittimi con le isole minori, che potrebbero verificarsi con l’approntamento del nuovo bando di gara.
“Il servizio deve essere svolto da un’unica compagnia armatoriale. Non solo. Occorre che nel bando di gara sia inserita la clausola sociale e il contratto di secondo livello in essere, come previsto dall’Autorità di regolazione dei trasporti” si legge nella missiva.
Come già riportato, in vista dell’approntamento di una nuova procedura pubblica (al momento i servizi sono affidati in proroga alla stessa Toremar), la Regione Toscana ha avviato una indagine di mercato alla quale hanno risposto sei operatori. In particolare l’avviso sollecitava “a fornire riscontro” a tutte le imprese di navigazione “anche con interessi parziali, in termini di periodicità, stagionalità o in qualsiasi forma, ai servizi” in questione, una formula che evidentemente sta ora suscitando le preoccupazioni dei lavoratori anche alla luce del fatto che le risposte all’appello sono state molteplici.
Secondo i lavoratori di Toremar la presenza di una clausola sociale nel bando di gara, benché auspicale, non sarebbe di per sé garanzia di una tutela dell’occupazione considerato che, a loro avviso. “Laddove i collegamenti marittimi con le isole sono stati svolti in maniera disgregata hanno significato un grave colpo all’occupazione, perfino dove è stata applicata la clausola sociale, nella migliore delle ipotesi, ha comportato delle condizioni di lavoro molto peggiorative ed altresì sono peggiorati i servizi ed i collegamenti marittimi da e per le isole” si legge infatti nella lettera.
Da qui quindi la richiesta che il servizio “sia svolto da un’unica compagnia armatoriale” e che “nel bando di gara sia inserita la clausola sociale e il contratto di secondo livello in essere”. Infine i marittimi di Toremar segnalano che “nel caso di affidamento orizzontale o a libero mercato ci piacerebbe sapere come verranno impiegati i 216 marittimi, gli amministrativi e 50/60 marittimi utilizzati a tempo determinato per la sostituzione dei marittimi in malattia o per completare le tabelle d’armamento nel periodo estivo; molti di questi svolgono questo servizio da più di cinque anni”.
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