Un salvataggio pubblico e una nuova commessa per la cantieristica navale croata
La maggioranza di Uljanik è stata rilevata dallo Stato mentre Brodosplit ha incassato l’ordine per la costruzione di una nave passeggeri residenziale
Il cantiere navale croato Uljanik viene salvato dal pubblico mentre per Brodosplit è stata confermata l’acquisizione di una commessa da parte della società statunitense Storylines.
Più precisamente quest’ultima ha confermato l’affidamento al cantiere navale situato sulla penisola di Spalato della costruzione di una nave da crociera a uso residenziale. Annunciando la conferma, Tomislav Debeljak, presidente di Brodosplit ha spiegato che “dall’ultimo contratto è stata portata a termine una notevole mole di lavoro per la progettazione della nave in preparazione alla costruzione. I team di tecnici di entrambe le parti hanno lavorato intensamente con esperti esterni nel campo dell’idrodinamica, del controllo delle vibrazioni e del rumore, e anche con esperti dei principali fornitori di apparecchiature e della società di classificazione Lloyd’s Register”. Sempre Debeljak ha poi aggiunto: “Oggi abbiamo una nave che presenta miglioramenti progettuali relativamente alla sostenibilità, alla sicurezza informatica, alla propulsione, ai meccanismi di comando, ecc. Abbiamo una nave ecocompatibile con performance ottimali in conformità con le norme e i regolamenti applicabili”.
La nuova nave, che sarà realizzata con il nome Narrative, sarà lunga 233 metri e ospiterà 531 residenze private, che saranno vendute al costo unitario compreso fra uno e otto milioni di dollari, con eventuali comproprietà a partire da 598mila dollari.
Per un cantiere navale croato che acquisisce una nuova commessa ce n’è un altro che viene salvato con soldi pubblici e si tratta di Uljanik di cui lo Stato ha acquisito il pacchetto di maggioranza. Fonti di stampa locale riportano infatti che per questa operazione lo stato ha pagato 6,9 milioni di euro, il prezzo stabilito dall’assemblea dei creditori del vecchio cantiere Scoglio Olivi finito in liquidazione. Con questo prezzo i creditori potranno rientrare almeno parzialmente della loro esposizione complessiva pari a 20 milioni di euro.
Oltre al salvataggio prende forma anche la ricapitalizzazione poiché il governo ha inoltre deciso di versare sul conto della stessa società che gestisce il cantiere circa 10 milioni di euro per la sua stabilizzazione finanziaria e per il completamento di una nave in costruzione e di un bacino galleggiante. L’obiettivo del governo croato è dunque quello di rimettere il cantiere in attività e ritentare poi nuovamente di venderlo ma completamente risanato, dunque esdebitato. La mossa del governo ha incontrato i favori del sindacato aziendale per il quale ora gli operai potranno lavorare con maggiore tranquillità. Probabilmente lo stato ora nominerà un nuovo management del cantiere visto che quello attuale è stato più volte accusato di incapacità gestionale sfociata con l’accumulo di pesanti passivi.
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