Spinelli chiede di estendere e uniformare la sua concessione anche su Ponte ex Idroscalo a Genova
Presentata istanza di concessione della durata di 32 anni su 27mila mq utilizzati con titoli in scadenza a breve, ma il piano di impresa non è stato reso pubblico dall’Adsp
Messi insieme pezzo a pezzo con titoli provvisori, ora il gruppo Spinelli ha intenzione di mettere radici stabili sui circa 27mila mq del lato di levante del Ponte ex Idroscalo in porto a Genova.
Lo rivela un’istanza a tal fine presentata all’Autorità di sistema portuale con la quale si chiede, in sintesi, di estendere il titolo concessorio valido a tutto il 2056 sui quasi 162mila mq “costituiti da Calata Ignazio Inglese, Calata Massaua, Ponte Etiopia e Ponte ex Idroscalo, nonché Ponte ex Idroscalo Ponente” anche al lato orientale del Ponte Ex Idroscalo, su cui il gruppo opera dal 2021, su porzioni via via sempre più ampie ma sulla base finora di licenze e autorizzazioni che scadranno entro la metà di giugno.
A sostegno della richiesta Spinelli spiega che “la ripresa dei traffici marittimi e delle operazioni portuali che si sta attualmente registrando (…) di riposizionare ai livelli del 2019 il proprio indice di utilizzo e saturazione degli spazi operativi nella sua disponibilità che è il più elevato e non ha pari nel porto di Genova, con Teus Equivalenti/m² pari a 3,05” e che “anche i traffici consuntivati nell’esercizio 2023 pari a 528.311 Teus hanno sostanzialmente consolidato il recupero rispetto al 2021”.
Se l’istanza dovesse essere respinta, sostiene Spinelli, ci saranno effetti occupazionali, dato che quanto sopra “impone, con urgenza, di consolidare gli spazi di cui al punto A.2., ormai parte integrante del proprio terminal, in estensione di quanto già assentito in concessione fino al 31.12.2056 con il compendio di cui al punto A.1.; in difetto, la Società potrebbe vedersi costretta a rinunciare a linee di traffico, anche con perdita di consistenti occasioni di sviluppo del proprio Terminal e conseguenti effetti pregiudizievoli sull’occupazione”.
Non è tutto, perché Spinelli, pur ammettendo che su tutta l’area in questione si effettuano “da tempo ormai immemore” operazioni su contenitori, chiede che a tale funzione vengano formalmente destinati anche 1.800 mq degli spazi in questione che oggi non lo sono.
A fronte di ciò – concessione e cambio di destinazione – Spinelli, oltre alle preoccupanti previsioni in caso di diniego, pone “la realizzazione della pavimentazione dell’intero compendio, e l’allestimento anche di un secondo gate di uscita, sul lato della testata di ex Ponte Idroscalo” nonché “ulteriori e rilevanti ‘investimenti di equipment come declinati nel Programma di attività incrementale”. Programma che però l’Adsp al momento non ha pubblicato in parallelo all’istanza.
A.M.
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