Prima ‘uscita pubblica’ per il nuovo Piano Regolatore Portuale di Catania
L’Adsp presenta il documento pianificatorio: si punta su ro-ro, crociere e nautica da diporto
“Un’area crociere di 84mila mq per navi da oltre 340 metri con un nuova Stazione marittima di 5mila mq, una darsena per 700 barche, yacht e attività cantieristica con una suggestiva promenade aperta alla città, razionalizzazione, riordino e restyling degli spazi esistenti, una zona ad hoc per pescherecci, infrastrutture necessarie alla viabilità”.
Sono alcuni dei punti chiave del nuovo Piano Regolatore del Porto di Catania sottolineati nel corso della presentazione della nuova versione del documento pianificatorio (la versione vigente è del 1978) dell’Autorità di sistema portuale del Mar di Sicilia Orientale, “che punta – ha spiegato una nota dell’ente – ad uno stretto rapporto con la cittadinanza, politiche green, sicurezza della navigazione e soprattutto una crescita esponenziale di crocieristi e passeggeri (già nel 2023 oltre 221mila in aumento rispetto ai 159mila del 2022), traffico Ro-ro e semirimorchi (oltre 7 milioni di tonnellate/anno)”.
“Le principali scelte del Prp, che sarà ultimato nei prossimi mesi, sono nate da una pressante necessita di razionalizzare l’uso degli spazi portuali – ha commentato il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina -, attribuendo ad ognuno una precisa funzione che consentisse sia una maggiore apertura alla città, che deve poter vivere la bellezza del suo porto in sicurezza, sia una crescita affiancata alla coesistenza sostenibile tra le attività presenti. A ciò si è aggiunta l’esigenza di dare continuità a tutti gli operatori esistenti, non alterando lo status quo imprenditoriale e occupazionale, anzi implementandolo in un’ottica di sviluppo comune e strategico. Attenzione massima alle tematiche del rispetto dell’ambiente (ad esempio, intervento di riqualificazione foce del torrente Acquicella, utilizzo fonti rinnovabili, predisposizione aree permeabili, riduzione uso del suolo, rigenerazione urbana, efficientamento energetico) e della sicurezza della navigazione (verifica con simulazioni ingresso, manovra e ormeggio di yacht da 120 m, navi da crociera da 340 m e navi ro-ro e general cargo)”.
L’ente ha sottolineato come il Prp sia “frutto di una scrupolosa analisi della previsione dei traffici, affidata ad aziende leader, cui è seguito uno studio di compatibilità, considerando un orizzonte temporale di 15 anni, con due scadenze di opere importanti: 2030 e 2040: per passeggeri e crociere la stima prevede un incremento tra 264.000 e 393.000 unità/anno al 2030, che al 2040 sarebbe in grado di sostenere fra 485.000 e 848.000 utenti; Ro-Ro e semirimorchi le previsioni tra 8.323.000 e 10.112.000 al 2030 e tra 12.158.000 e 16.654.00 nel 2040. L’area crociere sarà di 84mila mq con quattro accosti in grado di accogliere navi da oltre 340 m e sullo sporgente centrale la nuova Stazione marittima di 5mila mq dall’architettura particolarmente originale: potrà accogliere 1 milione di passeggeri l’anno, con sistemi di energie rinnovabili, in grado di renderla autosufficiente dal punto di vista energetico”.
Da un punto di vista urbanistico “il nuovo Waterfront con una suggestiva Promenade si svilupperà dal nuovo porticciolo per yacht, nelle immediate vicinanze della Stazione ferroviaria, fino al porto Nuovo e al molo Crispi: 17 ettari circa, oltre ai 3 ettari dell’area cantieristica posta a nord est: diventerà un nuovo quartiere cittadino per fruire del centro storico e di piazza Duomo, con manufatti architettonici scenografici e innovativi. La “Darsena yacht” ospiterà oltre 700 imbarcazioni da diporto di piccole (4/18 mt), medie (18/28 mt) e grandi dimensioni (fino a 120 mt), creando di fatto un ampio mercato della cantieristica”.
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