Ccnl porti in stallo, sciopero in arrivo
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti dichiarano 24 ore di fermo, da declinarsi da parte delle segreterie territoriali in uno o tre giorni
Avviata da mesi, la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori dei porti italiani è da tempo incagliata, senza che si riesca a farla ripartire.
Per questo motivo le organizzazioni sindacali confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, consultati i lavoratori, hanno deciso di proclamare uno sciopero generale dopo l’apertura dello stato di agitazione di un paio di settimane fa. La nota di ufficializzazione è appena stata inviata.
La protesta, che riguarderà i dipendenti delle Autorità di sistema portuali, delle imprese ex artt. 16, 17 e 18 e delle ex società di interesse generale che applicano il Ccnl, consisterà in 24 ore di sciopero, da svolgersi fra il 3 e il 5 aprile. L’astensione dovrebbe riguardare 2 ore di ogni turno di lavoro per tutto il personale, anche se sarà consentito alle strutture territoriali di concentrare le 24 ore nell’unica intera giornata di venerdì 5 aprile (tale possibilità è ad esempio all’esame delle segreterie genovesi).
Lo sciopero non riguarderà i servizi costituzionalmente garantiti e, a norma di legge, tutelerà la integrità e la sicurezza dei lavoratori, dell’utenza, degli impianti e dei mezzi, in particolare verrà assicurata, a rotazione, la presenza del personale addetto a assistenza dei passeggeri (compresi autisti al seguito) dei trasporti marittimi da e per le isole, sicurezza degli impianti e tutela del patrimonio aziendale; vigilanza e mantenimento in funzione degli impianti per merci deperibili, animali vivi e controllo merci pericolose.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY