“Due navi, un attentato”: in vendita l’ultimo libro di Paolo Federici e Rodolfo Di Maggio
Il volume venne concepito dopo una cena con un armatore ma per alcuni anni rimase chiuso in un cassetto fino a quando la crisi del canale di Suez è diventata realtà
E’ stato pubblicato ed è già disponibile online per la vendita l’ultimo libro scritto da Paolo Federici, spedizioniere titolare della società Fortune International, insieme a Rodolfo Di Maggio, intitolato “Due navi, un attentato” (126 pagine).
Federici ha raccontato così la nascita di questo volume: “Una sera, durante una cena tra operatori del trasporto marittimo, mi ritrovai a tavola con un armatore. Discorrendo del più e del meno, venne fuori la domanda: Secondo lei, cosa succederebbe se chiudessero Suez? Lì per lì non seppi cosa rispondere ma, una volta a casa, ci ragionai sopra e scrissi di getto questo libro. Chiesi aiuto al mio amico Rodolfo di Maggio per la solita collaborazione (ormai non si contano più i libri che abbiamo scritto insieme). Era il 2010 e quella bozza finì nel cassetto come tante altre, non avendo trovato un editore interessato alla pubblicazione. Oggi assistiamo al blocco di Suez che si è materializzato e allora quel libro profetico può diventare davvero interessante. Grazie a Pia che mi ha dato una grande mano con la lettura e i consigli di scrittura, il libro adesso ha cambiato faccia ed è pronto per essere lanciato sul mercato”.
Questo il riassunto di presentazione del testo:
“7 ottobre 2002: un attentato fa incendiare una petroliera e una portacontainer nel canale di Suez. Per liberarlo ci vorranno mesi. Se non anni.
Le navi devono tornare a circumnavigare l’Africa: i tempi di navigazione si allungano, aumentano i consumi e quindi i costi.
Mentre i servizi segreti inglesi, americani e israeliani cercano il colpevole indirizzando le indagini al mondo del terrorismo islamico, le aziende di trasporto si attivano per sviluppare vie di trasporto alternative: via mare, complice anche lo scioglimento dei ghiacci, si può passare dal nord; su rotaia si cercano di sviluppare i collegamenti tra Europa e Cina. Si cerca anche di incrementare i trasporti aerei.
Ma in questa catastrofe un lato positivo c’è: le aziende che avevano trasferito le fabbriche in Estremo Oriente iniziano a riportare la produzione in Europa.
In parallelo all’affannata ricerca della verità da parte di quattro elementi dei servizi segreti, tra depistaggi, storie d’amore e discussioni, tutto infine diventerà chiaro.
E dimostrerà che le cose non sono mai come sembrano.”
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY