Ikav insieme a Vtti per l’acquisizione del rigassificatore offshore di Rovigo
La cordata olandese-tedesca ha ufficializzato il tentativo di rilevare la quota di maggioranza di Adriatic Lng
Han trovato conferma le recenti indiscrezioni sul passaggio di proprietà di Adriatic Lng, proprietaria e gestrice del rigassificatore di Rovigo.
Vtti, primario operatore attivo nello stoccaggio di energia e nello sviluppo di infrastrutture energetiche (partecipato al 45% dalla multinazionale olandese Vitol, al 45% dal fondo australiano Ifm Investors e dalla emiratina Adnoc-Abu Dhabi National Oil), e Ikav, gruppo internazionale di asset management con sede in Germania, hanno infatti reso noto di aver formato un consorzio per acquisire la quota di maggioranza della società, detenuta da Exxon.
Il terminale Adriatic Lng ha una capacità tecnica di rigassificazione di 9,6 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno (pari alla metà dell’attuale capacità di importazione di Gnl dell’Italia), e fornisce circa il 14% del consumo nazionale di gas naturale del Paese.
“Sia Vtti che Ikav hanno una visione strategica a lungo termine sul terminal e mirano a esplorare ulteriormente le opportunità di crescita nel Paese. Vtti apporta la conoscenza operativa dei terminali e delle infrastrutture energetiche, mentre Ikav apporta la profonda esperienza esistente nel mercato energetico italiano, nonché un track record a lungo termine nella gestione e nel funzionamento di asset sia rinnovabili che convenzionali. Il consorzio garantirà operazioni senza interruzioni e supporto continuo ad Adriatic Lng, per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Italia, il secondo paese consumatore di gas nell’Unione Europea” ha spiegato una nota di Vtti.
Il closing dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2024, mentre l’intero pacchetto azionario viene valutato circa 800 milioni di euro.
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