Acque europee più travagliate nel 2023 per la sicurezza marittima
Il report di Emsa certifica un aumento significativo degli incidenti (+9,2%), anche se diminuiscono le perdite di vite umane
Anno travagliato il 2023 per mari e marinai europei.
Lo certifica il report annuale appena pubblicato da Emsa, l’European Maritime Safety Agency, i cui capitoli centrali sono come di consueto dedicati alla sicurezza marittima.
Rispetto al 2022 è piuttosto significativa la crescita dei sinistri registrati (2.560, pari al +9,2%) e di tutte le voci collegate, anche se risaltano le eccezioni del numero di vittime e di dispersi, uniche statistiche in diminuzione.
Fra le novità in questo campo, Emsa ha segnalato di aver iniziato nel 2023 per la prima volta a fornire supporto operativo nelle inchieste sulla sicurezza, offrendo, su richiesta, rilievi subacquei alle autorità nazionali di investigazione tramite veicoli Rov (Observation-Class Remotely Operated Vehicles): “Il servizio rafforza la capacità dell’autorità investigative di condurre inchieste di sicurezza relative a incidenti molto gravi e gravi. Il servizio può essere utilizzato anche per altre attività legate alla guardia costiera. Nel corso del 2023 sono state condotte con successo cinque indagini nelle acque dell’Ue”.
Interessante, nel paragrafo dedicato all’ “elemento umano”, l’infografica su comandanti e ufficiali ‘riconosciuti’ dai paesi Ue, che colloca per numero l’Italia al quinto posto fra il personale di nazionalità europea e al settimo della classifica complessiva.
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