Portuali coinvolti nell’ultima operazione antidroga a Genova
Secondo i Carabinieri la collaborazione dei lavoratori era necessaria ai narcotrafficanti per recuperare il carico. A Gioia Tauro scoperta cocaina in import dalla Cina
È coinvolto anche un imprecisato numero di lavoratori portuali di Genova nell’organizzazione criminale dedita all’importazione di cocaina cui il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, ritiene di aver inferto un colpo importante con l’operazione condotta e annunciata stamane col supporto dell’Arma territoriale di Genova, Como e Reggio Calabria.
In particolare, si legge in una nota del Raggruppamento, è stata data “esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di ventidue persone, tra cui uno di nazionalità dominicana, due di nazionalità colombiana, sette di nazionalità albanese Sei degli indagati arrestati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere, operativa dal 2014 a Genova, nonché a Panama; Colombia e Venezuela finalizzata: alla importazione dall’America Latina di ingenti quantitativi di cocaina, che veniva caricata su navi dirette al porto di Genova, e, una volta recuperata, grazie all’illecita collaborazione di lavoratori operanti negli scali portuali cittadini, rivenduta a terzi; al recupero di carichi di droga destinati ad altre organizzazioni criminali, grazie alla possibilità dell’associazione di assicurare anche tali servizi, in tal caso facendosi ricompensare con una percentuale (in denaro o in cocaina), variabile, ma aggirantesi attorno al 20% del prodotto importato o con una somma equivalente, come corrispettivo per il recupero del carico presso il porto”.
Agli indagati vengono contestati fra l’altro nove episodi di importazione di cocaina da Colombia, Repubblica Dominicana, Panama, connotati dalla transnazionalità, complessivamente per circa 670 kg e un valore commerciale di 25 milioni di euro. I reati contestati sono stati commessi in un arco temporale da settembre 2014 a dicembre 2022.
Nei giorni scorsi, invece, la Guardia di Finanza ha scoperto una spedizione di 150 chilogrammi di cocaina in un container sbarcato nel porto calabrese e proveniente dal Paese asiatico. L’operazione è stata coordinata dalla Procura Distrettuale sotto la guida del procuratore Giovanni Bombardieri. La sorprendente origine del carico apre nuovi scenari investigativi, segnando per la prima volta la scoperta di un trasporto di cocaina di tali dimensioni in arrivo dal Paese asiatico al porto calabrese. La droga è stata immediatamente inviata per analisi di laboratorio per determinarne la purezza e il principio attivo, nel tentativo di ricostruire le rotte e i legami di questo traffico.
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