Il traghetto Moby Orli in soccorso di Msc Crociere a Barcellona
Il suo arrivo ha consentito di trasbordare i 69 passeggeri boliviani che non potevano sbarcare in terra spagnola e saranno trasportato in un porto extracomunitario
La notizia nella notizia sul caso dei passeggeri boliviani che le autorità spagnole hanno bloccato allo sbarco da una nave di Msc Crociere nel porto di Barcellona è che un traghetto di Moby, precisamente il Moby Orli, ha lasciato la linea regolare Livorno – Bastia sul quale era impiegato per andare in soccorso della compagnia crocieristica ‘cugina’ (Msc è da qualche mese azionista al 49% di Moby).
Dal quartier generale della ‘balena blu’ bocche cucite ma il sistema di tracciamento del traghetto e le notizie che rimbalzano dalla Spagna confermano che il traghetto si trova nella città catalana e, secondo quanto confermato da fonti vicine a Msc, la sua funzione è proprio quella di imbarcare questi 67 passeggeri boliviani a riportarli in un porto extra-comunitario.
Senza questa pronta assistenza del Moby Orli la nave Msc Armonia sarebbe rimasta bloccata in banchina a Barcellona per altri giorni (oltre ai tre di sosta forzata) prima di poter ripartire. Una volta portata a termine questa missione il traghetto tornerà regolarmente in servizio per Moby fra la Toscana e la Corsica (dove nel frattempo è stato sostituito dal Moby Kiss).
I 69 cittadini boliviani presenti sulla nave da crociera, partita dal Brasile, non avevano il permesso di entrare nell’area Schengen e questo ha portato al fermo della Msc a Barcellona con 1.500 passeggeri a bordo. Secondo il quotidiano spagnolo El País, le irregolarità nei visti di questi passeggeri, tra cui si contano 14 minori, erano state scoperte durante il viaggio, prima che la nave da crociera arrivasse in Spagna. In un comunicato il ministero degli Affari Esteri boliviano ha chiesto il rispetto dei diritti umani dei cittadini boliviani e ha affermato che la compagnia deve trovare “una soluzione immediata alla situazione in cui si trovano ora i nostri cittadini, dato che il suo obbligo era quello di convalidare i documenti di ingresso o di uscita di qualsiasi destinazione che offre i suoi servizi”.
Prima di giungere a Barcellona le autorità del porto di Tenerife avevano permesso ai cittadini boliviani di sbarcare in territorio spagnolo e solo quando la nave è arrivata nella penisola iberica hanno riscontrato problemi con la loro documentazione.