Calo del 5,7% per le merci nei porti del Lazio nell’ultimo anno
Bene i passeggeri ma secondo l’Adsp guerra in Ucraina, tensioni geopolitiche, elevati tassi di inflazione e aumento dei tassi di interesse hanno portato a una contrazione del cargo
Come quasi ovunque in Italia, anche i porti del Lazio hanno registrato una contrazione dei volumi di traffico nel 2023.
Lo certificano i dati diffusi oggi dall’Autorità di sistema portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. La diminuzione complessiva è stata del 5,7%, con 13,99 milioni di tonnellate movimentate. La ripresa dei liquidi (5,26 milioni di tonnellate, +10,5%) non è bastata a contrastare l’emorragia nelle rinfuse solide (2,58 milioni di tonnellate, -31,6%). In calo anche le merci in colli (6,16 milioni, -2,6%), con container stabili (908mila tonnellate, +0,1%) ma rotabili in diminuzione (5,19 milioni di tonnellate, -3,1%), mentre nella crescita generale degli automezzi imbarcati/sbarcati (954mila, +9%) spicca il dato delle auto in polizza (185mila, +53,1%).
Bene il settore passeggeri, con 1,6 milioni nei traghetti (+10,1%) e 3,3 milioni di crocieristi (+52,6%).
“Nel 2023, la guerra in Ucraina, le tensioni geopolitiche, gli elevati tassi di inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno avuto un impatto sull’economia globale e nel corso dell’anno hanno sempre più frenato lo sviluppo economico. Ciò ha avuto un impatto anche sull’intero settore della logistica e quindi anche verso le nostre attività, determinando un risultato nel complesso negativo, ma che riflette il trend che tutti i porti principali nel mondo hanno subito nel corso dell’anno. Basti citare i tre porti principali in Europa: Rotterdam, Anversa e Amburgo, che hanno riportato rispettivamente -6,8%, il -5,5% e il -7,5%. Volendo essere anche più puntuali, tenuto conto del significativo calo del carbone, completamente al di fuori del nostro controllo, il dato della nostra Adsp è decisamente migliore, segnando dati significativi di crescita, incluso un importante incremento in un settore quale quello delle auto in polizza, che per anni ha visto Civitavecchia soffrire e che invece nel 2023 ha prodotto un +53%. È certo che non si può gioire quando si riscontrano dati negativi, ma bisogna tenere gli occhi puntati su quello che effettivamente può essere gestito e sviluppato localmente, senza lasciarsi distrarre o destabilizzare da elementi geopolitici globali, sui quali i singoli porti non hanno letteralmente alcuna capacità di incidere” ha commentato l’Adsp.
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