Sancito il matrimonio fra Dfds ed Ekol, manca solo l’ok di Bruxelles
A cambiare di proprietà (260 milioni di euro il valore complessivo dell’acquisizione) anche il terminal portuale concessionaria del Molo VI di Trieste (Emt)
Incassato l’estate scorsa il via libera dall’autorità antitrust turca, il gruppo danese Dfds ha annunciato di aver definito i dettagli economici per l’acquisizione del gruppo logistico di quel paese Ekol.
Secondo il colosso danese “la rete di trasporti internazionali di Ekol Logistics trasporta merci tra la Turchia e l’Europa attraverso i propri uffici e strutture in 10 paesi europei. La rete di trasporti internazionali di Ekol Logistics conta 3.700 dipendenti e un fatturato di 3,5 miliardi di corone danesi (470 milioni di euro) nel 2023. Il prezzo di acquisto è di 1,9 miliardi di corone danesi (260 milioni di euro)”.
“Questa acquisizione rappresenta un’eccellente combinazione strategica per Dfds. Il nostro core business è il trasporto di grandi volumi di rimorchi in modo affidabile ed efficiente utilizzando combinazioni di strada, traghetto e ferrovia. Inoltre, riteniamo che il ruolo della Turchia come hub produttivo per l’Europa diventerà ancora più forte in futuro poiché il nearshoring avvicinerà le catene di fornitura ai mercati finali” ha affermato Torben Carlsen, Ceo di Dfds.
“Sono lieto che la rete di trasporti internazionali di Ekol Logistics e tutti i suoi dipendenti qualificati e dedicati abbiano trovato una nuova casa con il nostro partner di lunga data Dfds. Questa combinazione ha il potenziale per rendere più efficiente l’infrastruttura di trasporto tra la Turchia e l’Europa e contribuire ad aumentare ulteriormente l’attrattiva della Turchia come polo produttivo” ha aggiunto Ahmet Musul, fondatore e presidente del consiglio di amministrazione di Ekol Logistics.
Nella nota Dfds prevede “che il mercato dei trasporti Turchia-Europa cresca in media di circa il 14% annuo fino al 2028, sostenuto dal nearshoring delle catene di approvvigionamento più vicine all’Europa”. Nel 2023 Ekol ha registrato un fatturato di 3,5 miliardi di corone danesi (470 milioni di euro) e un margine Ebit del 2,5%, in calo rispetto al 4,8% nel 2022. “È in atto un piano aziendale e di integrazione con l’obiettivo finanziario di migliorare il margine Ebit a circa il 5% entro il 2027”.
Detto che “il completamento della transazione è condizionato all’approvazione del controllo delle concentrazioni da parte dell’Ue e che il closing è previsto intorno all’inizio del quarto trimestre del 2024”, l’operazione avrà un effetto diretto sul terminalismo italiano, dal momento che Ekol è l’azionista unico di Emt – Europea Multipurpose Terminal, concessionaria di larga parte del Molo VI di Trieste, dove Dfds già opera sul Molo V (attraverso Samer Seaports).
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