Al via i lavori della nuova diga di Catania
Progetto modificato (senza oneri aggiuntivi) per riqualificare la passeggiata sull’opera da 75 milioni di euro: pronta nell’autunno 2026
A un anno circa dalla chiusura del contenzioso che ha consentito l’aggiudicazione alla cordata classificatasi al primo posto, l’Autorità di sistema portuale del Mar di Sicilia orientale ha potuto procedere alla consegna dei lavori di consolidamento e ricarica della mantellata della diga foranea di Catania, appalto da 61 milioni di euro circa affidato al raggruppamento formato da Consorzio Stabile Grandi lavori Scrl, mandataria (73,77%), Cosedil Spa (mandante 14,82%) e Ecc Spa (mandante 11,41%).
Nei giorni scorsi l’ente aveva provveduto all’approvazione del progetto esecutivo, col quale erano state apportate alcune rilevanti variazioni rispetto al definitivo, pur rimanendo nel perimetro dei 75 milioni di euro di somme a disposizione per l’opera, finanziati con fondi del Pnc Piano Nazionale Complementare al Pnrr.
In particolare, si legge nel relativo decreto, “l’Amministrazione ha esercitato la facoltà prevista nel capitolato speciale di appalto di modificare, ai sensi dell’art. 106, comma 1, lett. e) d. lgs. 50/2016, il contratto di appalto con l’inserimento dell’esecuzione delle lavorazioni di riqualificazione della passeggiata lungo la diga foranea oggetto di intervento”. Dopodiché “ha subordinato la sua approvazione (delle proposte dell’appaltatore, ndr) al rispetto di alcune condizioni amministrative e tecniche, fra cui la conferma di costi e tempi di realizzazione e la garanzia che le caratteristiche dell’opera e gli obiettivi prefissati nella progettazione esecutiva rimodulata fossero migliorativi rispetto a quelli fissati nel definitivo”.
Una nota dell’Adsp ha spiegato che “l’affidamento prevede in particolare il posizionamento di circa 5.000 massi ciclopici parallelepipedi, realizzati in calcestruzzo, collocati all’esterno del muro paraonde con l’obiettivo di ripristinare la cosiddetta ‘sagoma’ della diga, così da evitare che le forti onde possano riversarsi all’interno del porto: la ‘mantellata’ smorza le mareggiate in modo che quando c’è l’impatto sul muro, questo non viene danneggiato”.
“La diga foranea risale a molti anni fa, nel tempo sono stati fatti interventi ma solo parziali e su alcuni tratti” ha evidenziato il presidente dell’Adsp Francesco Di Sarcina. “Infatti, anche per questa ragione, al fine di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, da circa un anno siamo stati purtroppo costretti ad interdire la libera fruizione del molo, ma contestualmente avevamo avviato una messa in sicurezza e restyling notevole e senza precedenti, che restituirà alla collettività entro il 2026 un’opera completamente rinnovata secondo gli standard di sicurezza odierni e usando strumenti e tecnologie all’avanguardia. La diga sarà alzata di circa un metro e mezzo e ciò consentirà una maggiore sicurezza anche per i cittadini che potranno passeggiare a piedi e in bicicletta, potendo, così, fruire definitivamente del primo concreto passo di integrazione fra porto e città”.
A coordinare l’appalto sarà la Direzione Infrastrutture e pianificazione dell’Adsp, con a capo l’ingegnere Riccardo Lentini, mentre la direzione lavori è stata affidata al gruppo Btp e prevede 870 giorni di lavori, sotto la supervisione di Rina Check.
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