Da Genova a Torino via Marghera e Cremona: il viaggio di un project cargo di Ansaldo Energia
Il trasporto, i sollevamenti e la spedizione sono stati organizzati da Fagioli e hanno richiesto la circumnavigazione dell’Italia per i limiti infrastrutturali liguri
Per arrivare a destinazione, a meno di 200 km, è servito percorrerne più di 2.000 ai manufatti prodotti da Ansaldo Energia per la sostituzione dell’intero gruppo gas (comprendente la turbina a gas, il generatore con i relativi ausiliari) della centrale a ciclo combinato di Engie a Leinì (Torino).
Ad occuparsi del trasporto di componenti fuori sagoma e troppo ingombranti per i valichi appenninici è stata l’emiliana Fagioli. Turbina, generatore, statore e rotori sono stati movimentati mediante Spmt (fino a 24 linee d’assi), rimorchi modulari (fino a 32 linee d’assi dotati di travi), sistemi di sollevamento a portale per le riconfigurazioni del rimorchio e per il posizionamento finale di alcuni articoli sulla chiatta di proprietà del gruppo.
I pezzi sono stati trasportati dalla fabbrica genovese fino al porto. Una volta caricati sono arrivati via mare al porto di Marghera, dove sono stati trasbordati su una chiatta di Fagioli e trasportati via fiume al porto di Cremona, dove ‘azienda emiliana è proprietaria di un cantiere con un sistema di sollevamento da 400 tonnellate per le operazioni di scarico.
Il viaggio è proseguito su rimorchi modulari fino in Piemonte, con diversi cambi di configurazione, tra cui l’ultimo su Spmt dedicati, in grado di muoversi in aree chiuse al traffico. Per l’installazione finale sulle fondazioni sono stati utilizzati anche sistemi di sollevamento a portale, per singoli componenti pesanti fino a 270 tonnellate.
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