L’Adsp di Civitavecchia chiude le pendenze con dipendenti e Ip (ex Totalerg)
Approvati dal Comitato dell’Adsp di Civitavecchia l’accordo di II livello del personale e la transazione col concessionario di Fiumicino
Si è tenuta questa mattina la seduta del Comitato di Gestione dell’AdSP di Civitavecchia presieduta da Pino Musolino, lasciata aperta lo scorso 15 aprile a seguito della richiesta dei Membri del Comitato di verificare, presso la Direzione Generale Porti del Mit, se la presa d’atto del Collegio dei Revisori sull’Accordo di II livello del personale dipendente non dirigente dell’Ente fosse da considerarsi a tutti gli effetti quale “formale espressione del parere da parte del Collegio dei revisori dei conti”.
Nella ricostruzione dell’ente l”a seduta si è aperta con la prosecuzione, per la terza seduta, della discussione sull’Accordo di II livello personale dipendente non dirigente. Dopo una lunga e approfondita istruttoria e accertata la assenza di motivi ostativi alla sua approvazione, il Comitato di Gestione ha votato ad unanimità la delibera sull’accordo di II livello. Votata anche ad unanimità, nel comitato dello scorso 15 aprile, la chiusura del contenzioso Ip concernente la concessione relativa al porto di Fiumicino, dopo che lo stesso Comitato aveva dato il via libera ad un accordo transattivo per la definizione dei contenziosi pendenti tra le parti”.
“Abbiamo finalmente chiuso definitivamente la questione inerente all’Accordo di II livello dei dipendenti non dirigenti, e questa soluzione da me prospettata, assieme alle parti sociale e con il supporto di Ministero e Assoporti, sarà un modello da adottare per tutto il comparto a livello nazionale. Voglio quindi ringraziare il Ministero che in questi mesi ci ha sempre sostenuto e supportato, Assoporti, i membri del Comitato di Gestione e tutti i dipendenti”. Quanto al caso Ip (ex Totalerg), “abbiamo anche portato a conclusione, finalmente, una vicenda pendente da anni. Questo ci permette di diminuire il peso del contenzioso creatosi negli anni scorsi, che ha limitato fortemente l’autonomia complessiva gestionale dell’AdSP, ingessandone il bilancio”.
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