Oltre a Spinelli anche Steinweg – Gmt corre per i 27.000 mq dell’ex carbonile in porto a Genova
La società guidata da Bartalini alza il velo anche sul nuovo maxi porgetto a Pozzolo Formigaro e attende un ok all’istanza di concessione art. 18 presentata a Gaeta
In porto a Genova il Gruppo Spinelli non sarà l’unico pretendente per insediarsi sui 27.000 mq delle aree che sorgono sul lato di levante del Ponte ex Idroscalo (l’area dell’ex carbonile Enel). Superfici che da circa tre anni sono occupate e utilizzate proprio da Spinelli il quale ha recentemente chiesto all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale di estendere il titolo concessorio valido a tutto il 2056 sui quasi 162mila mq “costituiti da Calata Ignazio Inglese, Calata Massaua, Ponte Etiopia e Ponte ex Idroscalo, nonché Ponte ex Idroscalo Ponente” anche al lato orientale del Ponte Ex Idroscalo su cui l’azienda opera sulla base finora di licenze e autorizzazioni che scadranno entro la metà di giugno.
Un contendente per quella porzione di porto come detto c’è e risponde al nome di Steinweg – Gmt, il terminal portuale guidato da Andrea Bartalini che recentemente ha dovuto rinunciare al Csm (Centro Smistamento Merci) per fare spazio ai lavori del nuovo tunnel subportuale. “In porto a Genova fino a qualche mese fa disponevamo di 80mila mq del terminal Gmt e 60mila mq del Csm; quest’ultimi ci sono stati ridotti a 20mila mq a fronte di un risarcimento economico ma abbiamo traffici da gestire che continuano a crescere per cui non possiamo non concorrere per quell’area” spiega Bartalini a SHIPPING ITALY. La sua azienda, specializzata in attività di spedizioni, imbarco e sbarco di metalli, promette come piano d’impresa allegato all’istanza presentata “ulteriori 145mila tonnellate di merce ogni anno e l’assunzione di 15 lavoratori, oltre a investimenti per 6 milioni di euro in infrastrutture, portanza dei piazzali e macchine da lavoro. La richiesta di concessione presentata arriva fino al 2047”.
Steinweg – Gmt per il 2024 traguarda volumi di traffico pari a 600mila tonnellate nel porto di Genova, oltre il 30% in più di quanto prevede il piano d’impresa allegato alla sua attuale concessione del terminal, “ma – precisa ancora Bartalini – una parte di questi traffici oggi li stiamo dirottando su altri terminal del capoluogo ligure perché le aree che abbiamo attualmente in porto sono per noi insufficienti rispetto ai traffici attuali a potenziali”.
L’imprenditore alza anche il velo sul nuovo progetto retroportuale nato dopo lo ‘sfratto’ subito dal Csm: “Abbiamo rilevato un’area di circa 100mila mq a Pozzolo Formigaro (Alessandria) dove, con un investimento da oltre 10 milioni di euro, ricostruiremo un magazzino da 9.000 mq e asfalteremo un piazzale raccordato alla ferrovia (con un binario da oltre 400 metri di lunghezza) con adiacente ufficio doganale. I lavori sono da poco iniziati a termineranno a fine anno; l’indotto occupazionale è stimato almeno in 15 lavoratori”. Trattative sono già in corso per rilevare ulteriori 50mila mq di terreni sempre limitrofi.
L’obiettivo del gruppo Steinweg è quello di operare nell’alessandrino in perfetta sinergia con le banchine dello scalo ligure e, grazie agli spazi disponibili, conquistare anche nuovi traffici per servire ad esempio il mercato della Svizzera a cui verrebbe fornito via treno un volume importante di alluminio (potenzialmente si parlerebbe di circa un quarto del mercato, ovvero 100mila tonnellate).
Oltre a Genova (dove ha recentemente occupato anche 3.500 mq di spazi all’aeroporto) e a Pozzolo Formigaro, l’attenzione di Steinweg in questi mesi è concentrata anche sul porto di Gaeta dove l’azienda l’anno scorso ha presentato un’istanza di concessione all’Adsp laziale per poter operare su circa 35mila mq come terminalista ex art.18 avendo già portato finora diverse navi a sbarcare carichi di alluminio diretti al centro Italia. Già autorizzata come impresa portuale ex art.16, la società negli ultimi mesi ha infatti attrezzato la banchina anche con una seconda gru mobile Liebherr acquistata e proveniente dalla società Sardagru attiva a Portovesme.
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Nel futuro di Gmt Steinweg un terminal a Gaeta e un nuovo progetto retroportuale a Genova