Scaduta anche la Port Agency di Gioia Tauro, 63 lavoratori in protesta
Il presidente Agostinelli è ancora fiducioso sulla possibilità di prolungare l’erogazione dell’indennità di mancato avviamento a questi portuali fino al termine del 2024
E’ scaduto il termine con cui ha concluso la sue esistenza la Port Agency di Gioia Tauro, nata nel 2017 per assorbire una parte dei licenziamenti effettuati all’epoca da Medcenter Contaier Terminal, poi tutti riassunti quando lo stesso terminal vee rilevato al 100% da Msc che, attraverso la controllata Til, aveva acquisito il 50% delle quote in mano a Contship Italia. Chi allora, fra i lavoratori, non aveva accettato la riassunzione era finito nell’Agenzia del Lavoro portuale insieme ad altri soggetti ex dipendenti di società portuali.
Adesso questi lavoratori, in tutto 63, rischiano concretamente di perdere l’indennità percepita sino ad ora se non saranno trovate soluzioni.
Recentemente era stato il presidente della locale Autorità di sistema portuale, Andrea Agostinelli, a sperare che la situazione si potesse ‘congelare’ ancora per alcuni mesi tramite un’azione legislativa. Alla Camera era stato infatti presentato dal deputato di Fratelli d’Italia Dario Iaia un emendamento al ‘Decreto lavoro’ contenente “disposizioni in materia di lavoro” con cui la vita delle Agenzie dei porti di transhipment sarebbero state prorogate fino a fine anno a fronte di un ulteriore stanziamento di 6,2 milioni di euro da parte dello Stato. Un tetantitov che però, l momento non sembra ancora aver sortito effetti positivi per i lavoratori delle agenzia per i porti di transhipment (anche molti portuali a Taranto si trovano in una situazione simile).
Per protestare contro quanto sta avvenendo, i lavoratori a Gioia Tauro da giorni sono in sit-in davanti alla sede della Port Authority chiedendo soluzioni occupazionali. E visto che da lunedì non percepiranno più l’indennità di mancato avviamento, hanno deciso oggi di spostare la protesta davanti al gate del porto.
“Ci sono interlocuzioni in corso al ministero dei Trasporti – ha detto il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno e Jonio, Andrea Agostinelli – con l’obiettivo di trovare i fondi per coprire l’Indennità di mancato avviamento per tutto il 2024 per i portuali iscritti alla Port Agency di Gioia Tauro ma anche di Taranto”.
Agostinelli nei giorni scorsi è stato impegnato in vari incontri e riunioni con esponenti del cluster marittimo per cercare di trovare soluzioni alla trasformazione dell’Agenzia in impresa portuale. L’idea è realizzare una società pubblico-privata con il 49% di quote pubbliche e il 51% divise tra i due terminalisti e le altre 4 società che si occupano di servizi portuali. Una missione quasi impossibile viste le condizioni che vengono poste in particolare da uno dei terminalisti che per entrare nella società pretende che tutte le altre imprese operanti in porto accettino di entrare con quote diversificate. Ma fino ad oggi nessuna delle società autorizzate con l’articolo 16 della legge 84/94 si sono fatti vedere ai tavoli di trattativa.
“Il prossimo 6 maggio – ha spiegato Agostinelli – avrò una risposta dal ministero che spero vada in questa direzione e nel frattempo risolva i problemi del reddito per i 63 portuali della Port Agency e avere più tempo a lavorare per la soluzione e quindi per il varo dell’impresa portuale”.
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