Le navi di Acl (Grimaldi) pronte a tornare nel porto di Baltimora
La ripresa delle attività di ro-ro e con-ro è prevista per l’11 maggio anche se, prudenzialmente, saranno per ora mantenute le opzioni Norfolk e New York. Tempi più lunghi per le portacontainer
Atlantic Container Lines è pronta a riprendere a scalare il porto di Baltimora dopo il crollo del Francis Scott Keybridge che lo ha isolato dalla fine di marzo.
Lo ha comunicato in una nota alla clientela la società statunitense del gruppo Grimaldi, spiegando che il pescaggio limitato delle sue unità con-ro consentirà di navigare nel cosiddetto “canale ad accesso limitato”, che le autorità locali stanno provvedendo a sgomberare dalle macerie del ponte. Rispetto al “canale federale”, disponibile prima del crollo, il pescaggio massimo passerà da 15,24 a 10,66 metri e la larghezza da 213 a 85 metri. Le grandi portacontainer, dunque, dovranno attendere maggiormente.
Ad ogni modo, dal momento che la data di effettiva fruibilità dell’accesso limitato è ancora incerta, Acl nella sua comunicazione ritiene prudente continuare a offrire l’opzione Norfolk o New York ai suoi caricatori in caso l’apertura del canale secondario dovesse ritardare. Solo dopo che la fruibilità di questa via d’accesso sarà certa la compagnia cancellerà l’opzione di porti di riserva.
Se tutto andrà come previsto la prima nave Acl ad arrivare a Baltimora l’11 maggio sarà l’Atlantic Sun, che ha già effettuato scali ad Amburgo, Anversa e Liverpool. La stessa nave sarà la prima ad imbarcare carico dallo scalo del Maryland, ha spiegato Acl, spendendosi in ringraziamenti per le autorità e per gli scali che hanno accolto in queste settimane il traffico di Baltimora, in particolare il Port of Virginia, “dove è stato possibile movimentare enormi volumi di merci ro-ro su quello che è essenzialmente un terminal container”.
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