L’Adsp mette in sospeso il progetto dello small scale Gnl di Axpo a Napoli
Problematiche in particolare, secondo i Vigili del fuoco, le operazioni ship-to truck: la port authority campana prende tempo per l’autorizzazione alle operazioni portuali
Possibile (parziale) battuta d’arresto per il progetto di Axpo Italia di avviare attività di small scale Lng nel porto di Napoli.
L’Autorità di sistema portuale dello scalo partenopeo, infatti, nell’ambito dell’annuale istruttoria che ha portato al parere positivo per tutte le altre richieste di autorizzazione allo svolgimento di operazioni portuali (Grandi Navi Veloci, Terminal Luise, Gesil, Derat Italia Service) ha scelto di rinviare nel caso di Axpo “sino all’esito degli approfondimenti degli Enti competenti (tra le quali Capitaneria di porto e Vigili del Fuoco) per la valutazione della fattibilità del progetto presentato dalla Società e per la definizione di potenziale rischio da interferenza connessa all’ ipotesi di svolgimento di operazioni di Gnl da bettolina a mezzi pesanti presso la banchina 59 del Porto di Napoli, e in particolare sulle problematiche evidenziate dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli”.
Il problema riguarderebbe in particolare la compatibilità delle operazioni di rifornimento da nave a camion. Una fattispecie, secondo i Vigili del fuoco, che ricadrebbe nel divieto posto dall’articolo 16 del Decreto ministeriale del 31 luglio 1934, relativo alla “approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l’immagazzinamento, l’impiego o la vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi”. Secondo tale norma “lo scarico diretto da nave-cisterna a veicoli e a fusti è vietato” e il divieto è derogabile, provvisoriamente, solo in caso di “giustificate eccezionali circostanze”, da autorizzarsi caso per caso.
Per il momento a poco è valsa la replica che, trattandosi di gnl, l’analogia con quanto disciplinato da quel decreto di 90 anni fa sarebbe inappropriata. Ad ogni modo la richiesta di un approfondimento da parte dei Vigili del fuoco sarebbe stata raccolta dalla Capitaneria, mediante la richiesta di un intervento chiarificatore da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, utile peraltro a livello nazionale, dato che servizi ordinari di ship-to-truck al momento in Italia non esistono.
Nelle more inevitabile la decisione dell’Adsp di rinviare il verdetto sull’autorizzazione all’espressione di un parere da parte del Mit.
A.M.
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