Rixi annuncia una commissione ispettiva sull’operato della port authority di Genova
“Situazione non semplice ma dobbiamo andare avanti” ha detto il viceministro dei Trasporti
“Il Mit è al lavoro per creare una commissione ispettiva a carattere amministrativo per una verifica sugli atti prodotti dall’Autorità portuale di Genova e Savona con un focus particolare su quelli riguardanti il rilascio delle concessioni”.
Lo ha affermato e il viceministro al mit Edoardo Rixi a Genova a margine di un convegno parlando della situazione legata alle inchieste sulla corruzione in Liguria. “La preoccupazione da me espressa dopo l’inizio dell’inchiesta è che, se ci sono atti illegittimi in Autorità portuale, il rischio vero è che questo comprometta alcune cantierizzazioni. Questo va verificato subito”.
“Sono contento che finora si stia mantenendo il cronoprogramma difficile su un’opera come la nuova diga” ha poi soggiunto il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi con riferimento all’imminente posa del primo cassone (che in realtà, stando al cronoprogramma presentato a inizio lavori, sarebbe dovuta avvenire lo scorso settembre.
Sullo sfondo di intercettazioni che hanno rivelato una presunta richiesta di Webuild (riferita dall’ex presidente dell’Autorità portuale e commissario all’opera Paolo Emilio Signorini) di cambiare l’appalto a gara chiusa per ribaltare sullo Stato il rischio di impresa della sorpresa geologica (cosa che avvenne suscitando la contrarietà di Anac e l’attenzione di Procura genovese ed europea), Rixi ha puntualizzato che “c’è l’intenzione del governo di andare avanti”, senza soffermarsi sull’ultima problematica tecnica emersa (la mancata autorizzazione del Ministero dell’ambiente a un progetto collaterale per il riempimento dei cassoni).
“Mi auguro che ci sia la consapevolezza da parte di tutti che la diga non serve a un armatore o a un altro (il riferimento è alle intercettazioni dell’inchiesta e in particolare a quella in cui il governatore ligure oggi agli arresti Giovanni Toti affermava che ‘la diga è sostanzialmente per Spinelli’ ndr) ma all’Italia intera. Soprattutto bisogna evitare che si inizino i lavori della demolizione della vecchia diga, perché questo è previsto dal progetto, senza aver la certezza della conclusione dei lavori altrimenti si si rischia di bloccare lo scalo per diversi anni”.
Il problema della nomina del presidente dell’Autorità portuale “l’abbiamo affrontato ieri” ha poi detto Rixi, sostenendo che “con l’arresto del governatore noi l’intesa non sappiamo a chi chiederla”, malgrado in realtà, come comunicato dalla Regione stessa, il vicepresidente della giunta Alessandro Piana sia subentrato a Toti “in tutte le sue funzioni e nella pienezza dei poteri”.
Inoltre, ha proseguito, “bisognerà capire cosa vuol fare l’attuale commissario straordinario (Paolo Piacenza, indagato per abuso d’ufficio. ndr) anche per motivi processuali. Il ministero ha una funzione di vigilanza non sul singolo atto ma in maniera molto più alta quindi in alcuni processi non siamo entrati. La nostra paura è semplicemente che una situazione di tensione, che si crea anche solo a leggere le intercettazioni, porti a una situazione di rigidità. La preoccupazione da me espressa subito dopo l’inizio dell’inchiesta è una preoccupazione meramente tecnica: se ci sono degli atti in autorità portuale non legittimi, il rischio vero è che questo comprometta alcune cantierizzazioni e questa cosa va verificata subito. Siamo in una situazione non semplice, ma dobbiamo andare avanti”.
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