G. Grimaldi (Alis) sull’inchiesta di Genova: “Il vero rischio è un immobilismo totale”
Il presidente dell’associazione ha anche rimarcato la crescita e l’importanza della sua associazione: “Tutto dipende dalla passione e da quanto il presidente conta, dal trovare un presidente che rappresenti gli interessi di tutta la categoria”
Dal green dell’evento ‘Un caffè a Villa Borghese’ organizzato a Roma da Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), il presidente Guido Grimaldi è intervenuto su diversi temi d’attualità fra cui, inevitabilmente, le inchieste sul porto di Genova che stanno facendo tremare istituzioni e imprese.
“Sui porti non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Ma su Genova occorre chiarezza” è la sintesi del suo intervento, durante il quale più precisamente ha detto: “Abbiamo ottimi presidenti di Autorità portuali, ottimi manager pubblici, persone che lavorano seriamente, è importante non fare di tutta l’erba un fascio. L’anno scorso – ha proseguito – denunciavamo il rischio di rendite di posizione, ci preoccupava quello che stava accadendo. Ci siamo prima trovati nella condizione difficile dello spostamento dei depositi che volevano posizionare all’interno del terminal dove Grimaldi lavorava a Genova, ed è giusto ricordare che siamo i primi operatori nel trasporto di camion rotabili dal porto di Genova. Da anni chiediamo una concessione. Oggi lavoriamo al terminal San Giorgio e come nostro fornitore c’è il gruppo Gavio. Poi ad un certo punto ci siamo trovati di male in peggio, oggi siamo nella triste condizione che Gavio ha voluto vendere al nostro più grande concorrente su Genova (Ignazio Messina & C., ndr). Ora è tutto molto non usuale, triste. Ma il vero tema è che è necessario avere un atteggiamento che pone la possibilità della libera concorrenza. Non è pensabile che il più grande operatore del porto di Genova per le isole, che è Grimaldi, dal punto di vista camionistico, dei rotabili e semirimorchi, lavori sotto il suo più grande concorrente”.
Il giovane manager, direttore commerciale di Grimaldi Euromed per i servizi di autostrade del mare, nel suo intervento ha ancora aggiunto, a proposito dell’interesse della Ignazio Messina & C. (partecipata al 49% di Msc) ad acquisire Terminal San Giorgio a Genova che l’operatore con “la minore produttività vuole comprare l’operatore che ha la maggiore produttività. Il Terminal San Giorgio ha una delle produttività più alte dello scalo genovese. Noi abbiamo scritto per avere la libertà di operare. Da questa vicenda io come italiano evidentemente rimango colpito e rattristato, come gruppo noi chiediamo la libertà di lavorare ma non sotto il nostro più grande concorrente. Genova, la Liguria e l’Italia esce male da questa situazione. Dobbiamo invece difendere i bravi presidenti di porto che ci sono stati, che si sono e ci saranno, perché poi il vero rischio è un immobilismo totale”.
Grimaldi ha parlato anche di rappresentanza associativa evidenziando i risultati di Alis che “fa sentire rappresentati i suoi associati, altri no”. Queste le sue parole: “Abbiamo rotto gli schemi di altre associazioni che non rappresentavano tanti che oggi si sentono rappresentati. Non credevo che Alis crescesse così. Ci mettiamo tanta passione. Quando si partecipa ai tavoli ministeriali non dico che non si vada da nessuna parte, ma in giornate come queste in cui ci sono contributi di tanti mondi diversi, mettere in discussione le tematiche in maniera trasversale crea istanze utili al settore. Tutto dipende dalla passione e da quanto il presidente conti, dipende dal trovare un presidente che rappresenti gli interessi di tutta la categoria; ci sono state associazioni in cui il presidente faceva gli interessi propri e non della categoria”.
N.C.
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