Condannato Sergio La Cava per l’inchiesta sulle carenze strutturali dei traghetti
Per Caronte&Tourist divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno
Due anni con la sospensione condizionale per Sergio La Cava e la condanna con una penale di 500 quote per la società Caronte&Tourist equivalenti a 70 mila euro oltre il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Gli amministratori Vincenzo Franza, presidente di Caronte&Tourist Isole Minori spa, Luigi Genghi, consigliere e amministratore della NGi Spa; l’amministratore delegato di Caronte& Tourist Isole Minori Edoardo Bonanno, escono invece dal processo tra prescrizioni e assoluzioni “perché il fatto non sussiste”.
Si conclude così nel tardo pomeriggio di oggi il processo davanti alla giudice monocratica Adriana Sciglio per la presunta truffa nella gara di trasporti marittimi del 2015 che nel 2020 portò al sequestro della navi Pace, Caronte e Ulisse per carenze strutturali e di sicurezza dunque non adeguate al trasporto delle persone “a mobilità ridotta” come disabili e anziani.
E’ stata riconosciuta la responsabilità solo per La Cava nella qualità di amministratore delegato della Ngi. Per il giudice si è aggiudicato la gara della Regione relativa alla tratta di collegamento Trapani Isole Egadi nel 2015 affermando contrariamente al vero che la nave con cui si sarebbe svolto aveva tutte le dotazioni previste per il trasporto delle persone a mobilità ridotta. La Ngi un paio di anni dopo l’aggiudicazione venne incorporata da Caronte&Tourist. Da qui discende la condanna anche per la società, mentre sono ritenuti estranei ai fatti le persone fisiche. Fra 90 giorni le motivazioni. Il pm Roberto Conte aveva chiesto, oltre l’estensione del periodo in cui si è consumato il reato al 2022 (fino alla fine della proroga del bando che affidava il servizio di collegamento con le isole minori), anche la condanna per tutti.
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