Noli container tornati ai livelli della pandemia
Un insieme di fattori sta portando a un quadro non dissimile a quello del 2021-22. E il rimbalzo dei risultati dei liner nel primo trimestre è un ulteriore segnale
L’indice composito World Container di Drewry è aumentato del 16% a 4.072 dollari per Feu la settimana appena trascorsa, proseguendo i notevoli aumenti verificatisi per tutto il mese di maggio e facendo intravedere i massimi storici dell’era pandemica, registrati all’inizio di questo decennio.
Un quadro di offerta limitato a causa della turbolenza in Mar Rosso e una sostenuta domanda in diverse aree geografiche hanno causato un’anticipazione dei picchi stagionali, portando i noli delle principali tratte est-ovest a salire questo mese a livelli mai visti da settembre 2022. L’ultimo boom ha riguardato quasi tutte le rotte allargandosi a America Latina, Africa e intra-Asia.
“Stiamo entrando in un territorio a livello pandemico” ha commentato Lars Jensen, fondatore di Vespucci Maritime, in un post su LinkedIn, sottolineando che è stato solo durante l’era del covid che il trasporto marittimo di linea ha registrato aumenti estremi simili in un periodo di tre settimane.
“L’attuale dinamica del mercato è in qualche modo simile al periodo 2021/2022, iniziato con un improvviso balzo della domanda, che ha portato a una flotta limitata, poi a carenza di box, con conseguente congestione e quindi a tariffe spot a livello record” affermano gli analisti della banca d’investimento Jefferies in una nota ai clienti: “Quest’anno è iniziato con un improvviso cambiamento nei modelli commerciali, che ha portato a una carenza di stiva, che a sua volta ora sta portando a una carenza di contenitori. La congestione rimane moderata al momento, anche se la situazione potrebbe cambiare col crescere della rapidità delle prenotazioni da parte dei caricatori; nel frattempo i tassi spot sono già ai massimi storici, escluso il periodo record 2021/2022”.
Lo Shanghai Containerized Freight Index, un altro indice spot chiave, pubblicato oggi è salito del 7,25% questa settimana a 2.703,43 punti, il suo punto più alto da settembre 2022.
“Aumenti fuori stagione della domanda di trasporto marittimo dall’Asia – a causa del possibile inizio di un ciclo di rifornimento in Europa e di un aumento della domanda di punta stagionale da parte degli importatori nordamericani per preoccupazione per la manodopera o per le interruzioni del Mar Rosso nel corso dell’anno – stanno mettendo ulteriore pressione su un mercato dei container già messo a dura prova dalle deviazioni del Mar Rosso” ha osservato Judah Levine, responsabile della ricerca presso Freightos, una piattaforma di prenotazione di box.
“Anche la raffica di aumenti tariffari generali da parte delle principali compagnie di linea in aprile e il 1° e 15 maggio ha contribuito all’aumento delle tariffe di trasporto spot” ha evidenziato un report della società di consulenza britannica Maritime Strategies International, che ha notato anche, come fattore dell’impennata, il maltempo nei porti cinesi questo mese.
Gli analisti di Alphaliner prevedono che le compagnie di linea riporteranno profitti nel secondo ben più cospicui di quelli già delineatisi nel primo trimestre. Secondo John McCown, che gestisce Blue Alpha Capital, le compagnie di linea nel loro insieme hanno realizzato un utile netto combinato di 5,4 miliardi di dollari nel primo trimestre di quest’anno, un forte rimbalzo rispetto alla perdita netta di 0,7 miliardi di dollari nel quarto trimestre dello scorso anno.
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