Via libera (condizionato) dall’Antitrust alla vendita di Terminal San Giorgio a Messina
L’ok all’acquisizione è condizionato alla modifica dei patti parasociali, all’obbligo di non discriminazione e al mantenimento biennale delle condizioni contrattuali di Grimaldi
A valle di una lunghissima disamina (qui consultabile), l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato luce verde, seppure condizionato, all’acquisizione del controllo di Terminal San Giorgio, società concessionaria dell’omonimo terminal genovese controllata da Gruppo Autosped G (Gavio), da parte della concittadina Ignazio Messina&C., azienda controllata congiuntamente, attraverso un patto parasociale, da Ignazio Messina & C. e Marinvest, quest’ultima facente capo a Msc e detentrice di un quota parial 49% del capitale azionario della prima.
L’Antitrust ha stabilito che “l’operazione di concentrazione in esame appare suscettibile di ostacolare in modo significativo la concorrenza effettiva, in particolare a causa della capacità e dell’incentivo di Marinvest e di Gruppo Messina di mettere in atto strategie di input foreclosure nel mercato dei servizi di terminal rotabili e dell’indebolimento della concorrenza a valle nel mercato del trasporto merci rotabili creato dall’accesso di Marinvest a informazioni sensibili dal punto di vista competitivo”.
Tuttavia, si legge nel dispositivo, “i rimedi proposti da Ignazio Messina & C. risultano, nel loro complesso, idonei e proporzionati a scongiurare gli effetti pregiudizievoli della concorrenza che l’operazione in esame è suscettibile di produrre”. Da qui il via libera condizionato a tre ordini di soluzioni da adottarsi obbligatoriamente.
La prima riguarda una modifica dei patti parasociali tale da “garantire separazione informativa in merito alla gestione delle attività terminalistiche di Ignazio Messina e sterilizzare ulteriormente la contiguità di Marinvest rispetto a tali attività, chiarendo adeguatamente che né i management accounts mensili né le statistiche commerciali né le informazioni commerciali devono comprendere informazioni concorrenzialmente sensibili”.
In secondo luogo “nella gestione e nella messa a disposizione delle infrastrutture, degli spazi e degli accosti attualmente gestiti da Terminal San Giorgio S.r.l. sui compendi di Ponte Libia (parte della concessione all’Ati Messina – San Giorgio) e di Ponte Somalia” (di cui è concessionaria direttamente), “Ignazio Messina&C. garantirà parità di trattamento ai propri clienti (fatta salva la disponibilità di spazi e accosti) e fornirà i propri servizi sui due compendi ora gestiti da Tsg a chiunque ne faccia richiesta, a condizioni non discriminatorie”. Inoltre per l’intera durata delle concessioni andranno trasmesse (all’Agcm) relazioni che diano “atto delle richieste di accesso ricevute e delle condizioni praticate”.
Da ultimo “per i due anni successivi alla notifica del provvedimento, Ignazio Messina & C. S.p.A. adotterà, con riferimento ai due contratti attualmente in essere con Grimaldi Deep Sea S.p.A. e Grimaldi Euromed S.p.A., tutte le misure necessarie a garantire lo stesso numero di approdi nave/anno e frequenza pari alla media dei tre anni precedenti; garantire un numero di metri lineari/anno per tipologia di rotabili (semi trailer, auto, veicolo industriali) e di contenitori/anno, pari alla media dei tre anni precedenti, a parità di media dei giorni di sosta ad unità; non aumentare le tariffe, se non a fronte di incrementi effettivi delle voci di costo relative al personale (come individuato dal contratto nazionale di lavoro), alla tariffa del fornitore di manodopera ex articolo 17 della legge n. 84/1994, ai canoni di concessione portuale e ai costi energetici”.
A.M.
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