Da Bpm e Unicredit a Rcm i fondi per i lavori nei porti di Napoli e Salerno
La garanzia sull’anticipo versato dall’Adsp Mtc è di 36 milioni di euro su un contratto di 220 milioni totali
La società salernitana Rcm Costruzioni srl, parte del Gruppo Rainone, che si è aggiudicata un appalto da 220 milioni di euro per l’ampliamento e la riqualificazione dei porti di Napoli e Salerno, può iniziare subito i lavori grazie a un advance payment bond del valore complessivo di 36 milioni di euro, emesso da Banco Bpm (fronter emittente) e Unicredit, in favore dell’Autorità portuale di Sistema del Mar Tirreno Centrale. L’operazione è garantita da Sace nell’ambito dell’operatività del Rilievo strategico sotto il profilo dell’attivazione dei processi produttivi e occupazionali sui progetti relativi al Pnrr, come si apprende da un comunicato congiunto delle quattro società.
Con lo strumento dell’advance payment bond l’Autorità portuale (committente) viene garantita dal rischio che Rcm Costruzioni (appaltatore), non completi l’esecuzione del contratto, avendo già incassato – come da prassi – per intero l’anticipo alla firma del contratto per poter niziare i lavori oggetto dell’appalto. L’anticipo, ricorda bebeez.it, sarà poi scalato dalle rate pagate dal committente ad avanzamento lavori ma, nel caso l’appaltatore dovesse interrompere i lavori, il committente potrà escutere la garanzia collegata al bond, rientrando della parte dell’anticipo ancora non rimborsata.
Rcm Costruzioni, grazie alla suddetta garanzia, può quindi ottenere l’anticipazione contrattuale necessaria a far partire e rendere più veloce la realizzazione delle infrastrutture marittime che prevedono in particolare l’esecuzione dei lavori di prolungamento e rafforzamento della Diga Duca d’Aosta e i lavori di completamento della Darsena di Levante nel porto partenopeo, nonché il consolidamento e l’adeguamento funzionale del Molo di Ponente, del Molo 3 gennaio e del Molo Manfredi nello scalo salernitano.
Rcm Costruzioni è come detto parte del Gruppo Rainone, fondato oltre quarant’anni fa da Aldo Rainone e che oggi fa capo tramite Alan Holding ai figli Elio (24%), Eugenio (23%) e Valeria Rainone (23%) e alla moglie Annamaria Fezza (30%), sarà l’esecutrice unica di questi lavori, come stabilito dal Consorzio Stabile Grandi Lavori, di cui la società salernitana è azionista di riferimento con il 40,66% del capitale.
La società Rcm Costruzioni si è specializzata nelle opere marittime ormai da quindici anni acquisendo nel tempo oltre 2 miliardi di euro di commesse. Dal 2018 al 2022 il valore della produzione è cresciuto di oltre il 400%. Tale valore ammontava a più di 144 milioni nel 2022, quando i ricavi netti erano pari a 118,5 milioni, in crescita del 66,7% rispetto all’esercizio precedente, l’ebitda sfiorava i 15 milioni e la liquidità netta i 10,7 milioni (dati leanuslab.com). Il suo volume d’affari ai fini iva dai circa 131,5 milioni di euro è passato nel biennio 2022-2023 a oltre 235 milioni, in controtendenza rispetto all’andamento economico di settore e di sistema.
Rcm spiega che nonostante la crescita della sua attività riesce a mantenere una struttura operativa snella grazie a una catena di comando a corto raggio, che le ha permesso di beneficiare, con il contenimento dei costi fissi di struttura, di importanti economie di scala a favore di una crescente marginalità, in buona parte reinvestita dalla stessa Rcm, direttamente o per il tramite di società controllate o collegate, nel medesimo core business delle grandi opere portuali, mediante il costante aggiornamento tecnologico del parco macchine industriali, e in altre attività complementari, quali primarie iniziative nel settore dell’edilizia privata.
Attualmente impegnata nella costruzione di altre infrastrutture strategiche portuali (hub di Ravenna, mega bacino di Sestri Ponente a Genova, per il quale ha potuto contare nel 2022 su un advance payment bond di 47 milioni di euro emesso sempre da Banco Bpm e Unicredit, assieme a Sace, in favore dell’Autorità portuale di Sistema del Mar Ligure occidentale) Rcm Costruzioni sta inoltre completando numerose opere marittime avviate e finanziate con i fondi del Pnrr (dragaggio del porto di Trapani, consolidamento della diga del porto di Catania, adeguamento e la messa in sicurezza statica delle banchine Vittorio Veneto Sud e Santa Lucia Sud e della banchina Sud del Molo Piave del porto di Palermo, realizzazione del nuovo Terminal ro-ro nell’avamporto Ovest del porto canale di Cagliari, Molo crociere di La Spezia, nuova diga foranea a protezione del porto fuori rada di Taranto-tratto di Ponente, prolungamento della banchina numero 13 nel porto di Civitavecchia, nuovo accesso al Bacino storico e il collegamento con Antemurale, lavori di banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di capo bianco nel porto di Brindisi ei lavori di banchinamento parziale del terminal Noghere nel porto di Trieste, comprensivo di dragaggio del canale di servizio e di collegamento alla viabilità, e la realizzazione del Molo VII).
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY