Ripartiti i traffici di container a Spezia nei primi mesi del 2024
Il traffico trimestrale in calo però a causa del gas. Scende anche Marina di Carrara
Il dato più significativo dei traffici dei primi tre mesi del 2024 per il porto di La Spezia è sicuramente la ripresa della specialità della casa, vale a dire i container, con un +10,4% sul primo trimestre 2023 che vale circa 240mila tonnellate (2,5 milioni di tonnellate) e quasi 20mila Teu in più.
Non abbastanza tuttavia per compensare il calo nella movimentazione di gas presso il rigassificatore di Panigaglia: il -45,7% di rinfuse liquide (-313mila tonnellate) è in larghissima parte ascrivibile a tale merceologia, presumibilmente per la piena entrata in funzione, rispetto al primo trimestre del 2023, del rigassificatore di Piombino.
Complessivamente, quindi, La Spezia ha chiuso con 101mila tonnellate in meno (totale 2,9 milioni), pari al -3,4% (perse anche 39mila tonnellate di raffinati e 27mila di rinfuse secche), con un forte calo anche delle crociere (50mila passeggeri contro i 70mila del primo trimestre 2023), anche se in una nota l’Autorità di sistema portuale ha evidenziato come nel quadrimestre (ma i dati non sono stati diffusi in formato Espo) si sia registrato un “transito di 100.575 crocieristi, +2,4% rispetto al medesimo quadrimestre 2023”.
Negativo anche il risultato di Marina di Carrara, con un -5,6% e 1,08 milioni di tonnellate movimentate. Qui a pesare sono state le performance di cementieri e metallurgici, mentre il +4,8% dei ro-ro (superate le 450mila tonnellate) ha compensato il calo nel general cargo.
“Il porto di La Spezia prosegue, nei primi quattro mesi del 2024, la tendenza di forte recupero di credibilità sui mercati internazionali, iniziata nel secondo semestre del 2023, dopo la flessione che aveva caratterizzato la prima parte dello scorso anno. Nonostante le gravi turbolenze geopolitiche che stanno segnando lo scenario dei traffici transoceanici, lo scalo spezzino sta dimostrando grandi capacità di reazione e la possibilità di giocare un ruolo chiave nel riassetto delle linee marittime susseguente alle turbolenze del mercato. L’efficienza del sistema intermodale, con uno share ferroviario del 35%, appare, ancora una volta, la carta vincente con cui La Spezia può continuare a consolidare i propri traffici e attrarre nuove linee. Fondamentale appare, altresì, il consolidamento di Spezia nei traffici infra mediterranei. La rete di collegamenti basati sulla Spezia, sono in grado di intercettare i fenomeni di nuova localizzazione del settore manifatturiero, per effetto dei mutamenti internazionali, nonché di essere partner privilegiato dei paesi nord africani, sempre più dinamici e protagonisti dei traffici marittimi mediterranei. Il porto di Marina di Carrara prosegue il suo virtuoso cammino di crescita nei settori del break bulk, del project cargo e del cabotaggio nazionale, con il forte sviluppo delle linee con la Sardegna. Fa eccezione il traffico di materiale lapideo destinato alle opere marittime liguri che ha visto un avvio d’anno stentato, ma che già dal mese di aprile mostra importanti segnali di ripresa. Nel complesso dunque un sistema portuale in piena salute soprattutto in grado di intercettare i cambiamenti ed essere sempre in condizione di promuovere innovazione ed efficienza” ha commentato il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mario Sommariva.
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