Passo avanti verso il restyling del terminal ro-ro e ro-pax di Gioia Tauro
Approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici l’Atf del progetto della port authority: nuovo dente d’attracco e ampliamento degli scivoli esistenti con investimento da 7 milioni. A luglio inaugurazione banchina riparazioni
“Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato l’Adeguamento tecnico funzionale al Piano regolatore del porto di Gioia Tauro, finalizzato alla ristrutturazione della banchina nel tratto E e alla realizzazione di un dente di attracco lungo la banchina lato nord al servizio delle navi RoRo e Ro-Pax”, cioè quelle del terminal Automar.
Lo ha reso noto la locale Autorità di sistema portuale: “L’intervento si è reso necessario in quanto, attualmente, la banchina destinata all’attracco delle navi RoRo è dotata di tre scivoli di 25 metri di lunghezza, che non sono più idonei alle dimensioni delle navi RoRo e Ro-Pax di ultima generazione, che scalano il porto di Gioia Tauro. I lavori previsti sono, quindi, finalizzati a consentire una piena funzionalità allo scalo portuale, garantendone tempi più celeri delle attività portuali e condizioni di sicurezza maggiori nelle operazioni di trasbordo delle autovetture, lungo il terminal gestito da Automar. Nello specifico, i lavori punteranno ad adeguare le dimensioni degli scivoli posti lungo la banchina, al servizio dei portelloni delle navi RoRo e Ro-Pax, dagli attuali 25 metri ai 35 in modo tale da agevolare le attività di imbarco e sbarco delle autovetture. Nel contempo, sarà altresì realizzato un nuovo dente di attracco con una banchina a giorno fondata su pali della lunghezza di 35 metri”.
L’investimento sarà a carico dell’Adsp: “Abbiamo già stanziato a bilancio a 7 milioni di euro” ha spiegato Andrea Agostinelli, presidente dell’Adsp, diffondendosi anche sul prosieguo dell’iter: “Stiamo aspettando la verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale, che confidiamo tempestiva e favorevole. Nel frattempo svilupperemo il progetto preliminare in quello esecutivo, in modo da andare a gara non appena avremo l’ok dal Ministero dell’ambiente. Teniamo molto al progetto, che sancisce la vera separazione fra i due terminal di Gioia e renderà anche quello Ro-Ro adatto alle navi di ultimissima generazione”.
Non è l’unica novità: “A luglio inaugureremo la banchina di ponente, quella da dedicare alle riparazioni navali, gli ultimi 380 metri dello scalo da infrastrutturare, un investimento da circa 20 milioni, in parte nostri e per 16,5 milioni afferente ai Fondi di sviluppo e coesione”.
A.M.
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