Ad aprile impennata di transhipment di container a Genova e Savona
Effetto Mar Rosso positivo soprattutto a Vado Ligure. Il commissario per la diga Bucci annuncia intanto la gara entro fine mese per la seconda fase
Durante il mese di aprile appena tarscorso gli scali del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova e Savona) hanno assistito a un’improvvisa accelerazione del trasbordo di container in parallelo a una graduale ripresa dei traffici sia unitizzati che non. Risultato “significativo” secondo la locale port authority che fa il paio ancora con la risalita del traffico convenzionale.
Un risultato da leggere “in relazione alle ripercussioni derivanti dalla perdurante crisi del Mar Rosso. Il fatto che l’ottima performance di aprile faccia seguito ad un risultato negativo registrato a marzo restituisce, comunque, una lettura non ancora del tutto chiara rispetto a quali effetti stiano effettivamente producendo le tensioni geopolitiche sull’andamento delle movimentazioni via mare sia a livello globale che nel contesto mediterraneo” ha però frenato l’ente nella nota diramata per l’occasione.
Il mese di aprile si è chiuso a 259.859 Teu (+12,7% rispetto ad aprile 2023), sostenuto dalla movimentazione di container pieni gateway (+6,2%) e, soprattutto, dalle attività di trasbordo (+72,7%). Nel caso dei container pieni gateway si è registrata una crescita sia delle esportazioni (+6,7%) che delle importazioni (+5,4%), in sostanziale controtendenza con il mese di marzo. Per quanto riguarda il transhipment, invece, la crescita delle movimentazioni è principalmente ascrivibile all’aumento dei volumi in trasbordo nel porto di Vado Ligure, passati da 2.129 a 10.603 Teu e connessi ad alcune spot call che si sono rese necessarie in sostituzione dei servizi cancellati a causa dell’impossibilità di attraversare il Mar Rosso. Nel dettaglio dei due porti il mese di aprile è risultato positivo per entrambi gli scali: Genova è cresciuta del 9,3%, mentre Savona ha segnato un incremento di volumi pari al 42,1% in relazione agli elementi sinora descritti. Nel computo progressivo del 2024, le movimentazioni complessive si sono attestate a 919.178 teu, +2,3% rispetto al 2024” (+2,1% in tonnellaggio).
Nel frattempo il commissario per la nuova diga foranea del porto di Genova, Marco Bucci, appena terminata la convalescenza per un intervento da poco subito, ha rivelato che una delle prime attività sarà l’impostazione della gara per la seconda fase dell’opera, per quanto la modifica al progetto per accorparla alla prima sia ancora sub judice al Ministero dell’Ambiente per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale.
Malgrado, intanto, siano passati più dei 15 giorni preventivati fra il varo di un cassone e il successivo, e malgrado il cantiere in testata del terminal Vado Gatweay avrebbe dovuto essere operativo fra marzo e aprile (il primo cassone è stato prodotto dal bacino Dario ormeggiato alla diga di Vado), l’Adsp s’è mostrata ottimista per il prosieguo dei lavori nel rispetto della tempistica, annunciando un ulteriore capitolo per l’allestimento della ‘fabbrica dei cassoni’, step che consentirà di ormeggiarvi anche la Tronds Barge 33: “Quest’ultima, attualmente ormeggiata a Genova Pra’, permetterà di incrementare notevolmente la produttività del cantiere e verrà impiegata per la costruzione dei cassoni in cemento armato di dimensioni maggiori”. Resa nota, inoltre, la contemporanea prosecuzione dei lavori sulla nuova diga di Vado Ligure.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY