Assicurazioni marittime e claim: modelli italiano e nordeuropeo a confronto a Genova
Molti i temi emersi durante il convegno organizzato dallo studio legale Camera Vernetti preceduto da una serata a base di degustazioni di vini organizzata da Rely Marine
Lo studio legale Camera Vernetti e la società di marine surveyor Rely Marine nei giorni scorsi hanno chiamato a raccolta a Genova alcuni dei nomi più importanti del mondo legale e delle assicurazioni marittime per alcuni momenti di networking e confronto culminati in un convegno dal titolo “Nordic and Italian approach in claims handling and Underwriting” ospitato presso il Centro Cultura, Formazione e Attività Forense dell’Ordine degli avvocati del capoluogo ligure.
Durante i lavori è stato possibile assistere a una comparazione in chiave pratica della gestione dei sinistri nell’ambito del mercato nordico e italiano; una tematica che assume ancor più rilevanza se si considera che il settore marittimo scandinavo rappresenta oggi una grossa porzione del mercato assicurativo marittimo.
Due le tavole rotonde andate in scena: la prima moderata dagli avvocati Herman Steen (Partner and Head of the Maritime and Offshore Emergency Response Team at Wikibog Rein) e Guglielmo Camera (Partner dello Studio legale Camera Vernetti) condita dalla prestigiosa presenza di Laurent Audaz (Head of Global Insurance, Legal and Claims – Mediterranen Shipping Company S.A.), Marlena Truszczynska (Vice President Claims Norwegian Hull Club), Victor Bogesjo Giset (Vice President Claims Norwegian Hull Club) e Tomaso Roncallo (SIAT Marine Hull Claims); la seconda caratterizzata dagli interventi di Marlena Truszczynska (Vice President Claims Norwegian Hull Club), Anders Dahl (Vice President Underwriting Norwegian Hull Club), Laurent Audaz (Head of Global Insurance, Legal and Claims – Mediterranen Shipping Company S.A.) e Emanuele Carrara (SIAT Head of Marine Hull Underwiriting). Fra i presenti, protagonista di vari interventi dalla platea, anche Wilco Alberda, commercial manager di Smit.
Nella prima parte dei lavori al centro del confronto il tema “Claim trends from Italian and Norwegian perspectives” con un interessante focus sulla gestione del sinistro nell’immediatezza del fatto. Laurent Audaz ha sottolineato che, dal lato dell’armatore, i primi aspetti da valutare sono le condizioni di salute dell’equipaggio, l’accertamento di eventuali conseguenze di inquinamento marino, le condizioni della nave e poi, da ultimo, le condizioni del carico trasportato. Nell’ottica degli assicuratori, dall’approccio nordico è risultata l’importanza di fornire un’assistenza tempestiva e completa h24 caratterizzata da una solida cooperazione sia interna che esterna con gli altri stakeholder (armatore, avvocati, broker, periti, etc.). In ogni caso, come spiegato da Tomaso Roncallo e confermato da Marlena Truszczynska e Victor Bogesjo Giset, in questa fase è fondamentale raccogliere più informazioni possibili sulla zona del sinistro, le condizioni del carico, le condizioni della nave e, di conseguenza, provvedere alla nomina di tutti i professionisti che si rendono necessari per la gestione del sinistro.
A livello comparativo, il fattore distintivo delle assicurazioni norvegesi si è dimostrato essere il fatto che esse abbiano degli in-house team molto estesi. Questa caratteristica permette alle compagnie assicurative di essere particolarmente proattive nella gestione dei sinistri, anche rispetto a quelli di grandi dimensioni e caratterizzati da aspetti critici estremamente rilevanti e complessi.
Tra i temi affrontati ha trovato poi ampio spazio il salvataggio marittimo e l’avaria generale, ambiti nel quale è nuovamente emersa l’importanza di un’azione tempestiva nella gestione del sinistro. Caratteristica principale dell’approccio Norvegese è, anche rispetto a questo caso, quella di un’azione in team di specialisti, adibiti ai specifici aspetti che possono delinearsi durante la gestione della fase critica.
Da parte italiana è invece emersa la grande flessibilità del nostro sistema, in grado di effettuare delle operazioni ispirate il più possibile a una cooperazione costruttiva, che abbia come obiettivo ultimo la buona riuscita del salvataggio.
Sono poi stati toccati i temi delle riparazioni e del loro pagamento, anche in questo ultimo caso, entrambi gli approcci, quello italiano e quello scandinavo, seppur con modalità e stili diversi sono mossi da estrema collaborazione tra le parti coinvolte.
Nella seconda parte del panel è stato affrontato un altro tema molto attuale, forse ancora più spinoso e imprevedibile, ovvero quello legato ai rischi di guerra. Si è sottolineato come nell’odierno contesto geopolitico, caratterizzato da un’estrema instabilità, sia fondamentale prevedere contrattualmente quali sono le aree all’interno delle quali non vi sono coperture assicurative. Molte assicurazioni, infatti, hanno escluso da copertura per rischi di guerra aree critiche del globo. Risulta tuttavia impossibile per gli armatori eliminare questo tipo di rischi che possono essere invece controllati e limitati con specifiche cautele.
Infine, sottolineando il continuo aggiornamento che vi è in ambito assicurativo, in conclusione del convegno organizzato dallo studio Camera Vernetti si è parlato dei nuovi rischi di guerra che oggi vengono inseriti in copertura, come ad esempio quelli relativi agli attacchi provenienti da droni.
La sera prima del convegno tutti gli ospiti sia italiani che stranieri sono stati accolti da Rely Marine, azienda guidata da Giuseppe Averame e Lorenzo Lonoce, per una cena con degustazione di vini presso il ristorante Centro Surf di Genova. Erano presenti tutti i maggiori esponenti del mercato assicurativo e legale genovese oltre a vari altri stakeholder attivi a vario titolo nella gestione dei rischi e dei sinistri marittimi.
N.C.
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