Caronte&Tourist Isole Minori taglia il 30% degli stipendi dei lavoratori
La compagnia denuncia la mancata remunerazione dei servizi (legata al divieto di contrattazione con la pubblica amministrazione), i sindacati confederali rispondono con lo stato di agitazione
Acque agitate nei mari di Sicilia per i traghetti. Con una nota firmata dal responsabile del personale Tiziano Minuti, Caronte&Tourist Isole Minori ha reso noto che gli stipendi di maggio saranno pagati solo al 70%: “La situazione ingarbugliata di cui abbiamo più volte accennato sta presentando il conto. Ai noti sequestri di navi, conti correnti e proventi, si aggiunge infatti la mancata remunerazione dei servizi che prestiamo dall’ormai lontano ottobre 2023. Ciò rende impossibile procedere al pagamento degli stipendi del mese di maggio 2024. Con uno sforzo ulteriore – sempre caricato sulle spalle della capogruppo C&T Spa – riusciremo a garantire un acconto non superiore al 70 % delle spettanze”. Il resto sarà pagato “non appena ce ne saranno le condizioni”.
Il riferimento è vago (la compagnia al momento non ha fornito ulteriori informazioni in merito) ma, da quanto apprende SHIPPING ITALY da fonti vicine al dossier, il problema è legato alla convenzione con la Regione Siciliana per lo svolgimento dei collegamenti marittimi integrativi con le isole minori.
Il 23 maggio scorso l’ente annunciò il raggiungimento dell’intesa che avrebbe dovuto regolare i rapporti fra l’ottobre 2023 e il settembre 2024, ma appena due giorni dopo il Tribunale di Messina ha condannato Caronte&Tourist, fra le altre cose, al divieto di contrattazione di un anno con la pubblica amministrazione, nell’ambito di un processo per le carenze su alcuni mezzi utilizzati dalla controllata Ngi.
Vero che la controparte della regione è la società Sns, società di Navigazione siciliana, ma Caronte&Tourist ne detiene il 45% e Isole Minori, sua controllata, il 5%, oltre ad essere la compagnia deputata all’esecuzione materiale dell’accordo. Sarebbe questo ad aver congelato la firma della convenzione e quindi il pagamento dei corrispettivi da parte della Regione.
Nel frattempo le sigle confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno reagito alla comunicazione della compagnia di navigazione proclamando lo stato di agitazione dei lavoratori, chiedendo un incontro immediato e stigmatizzando “la modalità e la tempistica con la quale la società ha comunicato il parziale pagamento della retribuzione di cui in argomento”.
A.M.
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