Pronto il trasferimento del bacino storico di Palumbo a Napoli
Il Consiglio di Stato obbliga l’Adsp a ottemperare alla sentenza che aveva riconosciuto a Magazzini Generali Silos Frigoriferi il diritto a realizzare un magazzino al molo 28 dello scalo partenopeo
Sono passati più di sei mesi dalla sentenza che a novembre riconobbe le ragioni di Magazzini Generali Silos Frigoriferi, ma ad oggi il terminalista del porto di Napoli specializzato in prodotti forestali e merci varie non ha ancora la disponibilità dell’area su cui avrebbe dovuto realizzare un nuovo magazzino da 32 mila mc.
Per questo motivo il Consiglio di Stato ne ha accolto anche il ricorso per ottenere dalla locale Autorità di sistema portuale lo sgombero del molo 28 di Calata del popolo, estremità dell’area portuale a “funzione mista”, a fianco della quale cominciano gli spazi dedicati alle riparazioni navali. Non a caso l’ingombro maggiore è dovuto alla presenza del bacino galleggiante “Palumbo” di Palumbo Shipyards.
Secondo i giudici, però, non sono “ravvisabili ostacoli di ordine materiale o giuridico all’adempimento dell’obbligo di consegna derivante dalla concessione tra le parti. Come statuito nella medesima sentenza non costituisce infatti un fattore impeditivo la presenza del bacino galleggiante dell’interveniente ad opponendum Palumbo Shipyards Napoli, ormeggiato al largo della banchina adiacente l’area da consegnare. Sotto il profilo materiale la sentenza ha infatti statuito che il natante è agevolmente rimuovibile; dal punto di vista giuridico ne ha invece accertato l’illegittima presenza in loco”.
Da qui l’ordine all’Adsp di provvedere alla consegna dell’area a Magazzini Generali Silos Frigoriferi entro 120 giorni, con la nomina del Prefetto di Napoli quale commissario ad acta per il caso di persistente inottemperanza e la condanna alle spese legali dell’ente e di Palumbo (oppostasi al ricorso per ottemperanza, lamentando di aver saputo della sentenza originaria solo a seguito della richiesta di delocalizzazione).
I tempi, ha fatto sapere l’Adsp partenopea, dovrebbero comunque essere più rapidi, dato che a un primo incontro tecnico seguirà nei prossimi giorni una riunione degli uffici interessati per definire le criticità tecniche da risolvere (ad es. il livellamento del fondale dei moli 36-37 destinati ad accogliere il bacino). Nello stesso orizzonte temporale si sposterà in area delle riparazioni, presso Molo Martello, il nuovo maxi-bacino galleggiante acquistato da Napoli Dry Docks, joint venture fra la stessa Plumbo e La Nuova Meccanica Navale (Msc), finora ormeggiato presso il distante ormeggio n.70 del Molo del Progresso.
A.M.
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