L’Adsp Veneta proroga le concessioni di Venezia Terminal Passeggeri e Sorima
Dopo un lungo braccio di ferro canone ridotto e concessione allungata di 25 anni senza comparazione pubblica (e allargata a Chioggia) per il terminal crociere veneziano. Ok a Fhp anche ai ro-ro per la Turchia
Dopo mesi di tensione sembrerebbe essersi risolta la lite fra Autorità di sistema portuale di Venezia e Vtp – Venezia Terminal Passeggeri, la società titolare della gestione del traffico crocieristico, che si era vista rigettare l’istanza di proroga della concessione a canone ridotto presentata a valle del decreto legge che dal 2021 ha limitato l’accessibilità alla stazione marittima della Serenissima.
La proroga era prevista da quella legge, previa revisione del Pef – Piano economico finanziario su proposta del terminalista. Proposta che però l’ente, a valle di una lunga trattativa, aveva rigettato, suscitando la reazione e la minaccia di ricorsi da parte di Vtp (al 53% controllato da Apvs, compagine al 50% facente capo alla finanziaria regionale Sviluppo Veneto e per il resto a Venezia Investimenti, soggetto controllato dai tre maggiori gruppi crocieristici del mondo: Costa Crociere/Carnival, Msc Crociere e Rccl, titolari attraverso Finpax di un ulteriore 22,18% di Vtp). Ne era scaturito un braccio di ferro che aveva visto alcune delle compagnie crocieristiche azioniste protestare pubblicamente per la situazione d’impasse creata.
Oggi però l’Adsp ha reso noto che “il Comitato di gestione ha decretato con favore rispetto all’istanza presentata da Venezia Terminal Passeggeri”, senza rivelare se e come sia stata modificata rispetto alla versione respinta: “È stato disposto l’adeguamento della scadenza dell’atto di concessione alla data del 31 maggio 2036, la rideterminazione delle aree di demanio portuale affidate in concessione a Vtp, che dal 1° giugno 2026 rinuncia all’utilizzo dei Fabbricati 103, 117 e 1 in Marittima e a San Basilio, e la conseguente rimodulazione del canone. L’approvazione dell’istanza comporta anche la gestione da parte di Vtp dei punti di attracco temporanei esistenti e in via di realizzazione da parte del Commissario dalla data di consegna e fino al 31 maggio 2036. Contestualmente, Vtp si impegna a realizzare investimenti in infrastrutture e tecnologia per oltre 19 milioni di euro entro il 2036 nei porti di Venezia (aree demaniali marittime presso Marittima, nuova stazione passeggeri, San Basilio, Santa Marta e Riva Sette Martiri) e di Chioggia (aree demaniali marittime Isola dei Saloni)”.
L’istanza di Vtp, ha fatto sapere l’ente, non è stata pubblicata (e quindi nemmeno sottoposta a procedura comparativa) in ragione delle “possibilità offerte dal 103 (il cosiddetto succitato ‘Decreto Venezia’)”, mentre pubblica era quella della chioggiotta Sorima, anch’essa passata al vaglio dell’organo deliberante dell’Adsp: “Il Comitato ha altresì approvato l’aggiornamento tariffario dei canoni demaniali e alcune concessioni, tra cui quella all’impresa Sorima operante nel porto di Chioggia per una durata di 25 anni e con scadenza 30 giugno 2049”.
Secondo la nota di Adsp “l’azienda controllata da F2i si impegna a proseguire ed espandere la sua attività e ad acquisire anche le aree attualmente operate da Impreport, assorbendone i 12 dipendenti. Con investimenti per 11,5 milioni di euro in attrezzature e tecnologie tra il 2024 e il 2048. Il concessionario mira a crescere nei traffici fino a raggiungere una movimentazione merci di 1,438 milioni di tonnellate all’anno 2046. Già a partire dal 2027, grazie anche ai lavori di dragaggio previsti nel porto clodiense, la società stima di raggiungere un volume annuo pari a 113 mila tonnellate, nonché, a partire dal 2029, di attivare un nuovo traffico ro/ro per 400 mila tonnellate annue. Su quest’ultimo fronte Sorima si propone ambiziosamente di posizionare Chioggia quale scalo complementare a Trieste nella gestione dei traffici via traghetto da e per la Turchia”.
Sulla vicenda Vtp è intervenuto anche il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi, dicendo: “La conclusione positiva dell’iter sul riequilibrio della concessione di Vtp, con l’estensione temporale della concessione e la conferma di nuovi investimenti, contribuisce a un nuovo modello di crocieristica sostenibile con maggiori certezze per il mercato e conferme per i lavoratori. Il confronto avviato a marzo, in cui avevo chiesto di identificare un percorso concreto, ha generato un’attività tecnico-amministrativa solida, in sinergia tra Adsp e compagnie interessate. L’impegno del presidente Di Blasio permette un passo avanti all’intero sistema portuale che comprende Venezia e Chioggia, confermando il suo ruolo centrale nella crocieristica internazionale con risvolti positivi per tutta l’area adriatica”.
Questo il commento del vertice dell’Adsp Fulvio Lino Di Blasio: “Con la decisione del Comitato sull’istanza di Vtp – momento conclusivo del lavoro degli ultimi mesi svolto insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con l’impegno personale del Viceministro Edoardo Rixi – si dà finalmente attuazione alla seconda fase del percorso di riequilibrio, supportati anche da un parere dell’Avvocatura di Stato. Considerata la compressione delle facoltà di Vtp di godimento dei beni demaniali oggetto della concessione a seguito del decreto 103, l’Ente acconsente così al riequilibrio attraverso la protrazione temporale della concessione, anche in modo da ammortizzare gli investimenti effettuati dal concessionario sino a ora e da riconoscere l’impegno per investimenti futuri equivalenti a oltre 19 milioni di euro. Il futuro della crocieristica in ottica più sostenibile passa anche per questo importante passaggio amministrativo per il quale ringrazio il lavoro dei dipendenti dell’AdSP e del Segretario generale”.
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