Prezzi delle nuove navi quasi ai massimi storici (del 2008)
Domanda sostenuta, soprattutto di gasiere e portacontainer, e carenza di slot continuano a impattare sulla navalmeccanica mondiale
I prezzi delle nuove costruzioni sono sulla buona strada per superare i picchi vertiginosi raggiunti nel 2008.
L’indice dei prezzi delle nuove costruzioni elaborato da Clarksons Research è aumentato del 5% dall’inizio dell’anno e ora si trova solo al 2% al di sotto del picco del 2008 in termini nominali.
Ancora una volta, gli ordini di gasiere e portacontainer hanno fatto notizia nel 2024, anche se, a differenza degli anni scorsi, anche gli ordini di navi cisterna e di rinfuse secche hanno subito un’accelerazione. Da inizio anno MB Shipbrokers ha registrato ordini di navi portacontainer per circa 603.000 Teu e il broker danese stima che tale cifra raggiungerà circa 1 milione di Teu nei prossimi mesi.
In aumento, di conseguenza, il numero di cantieri attivi. Nel giugno 2022 c’erano 153 cantieri navali attivi, secondo Xclusiv Shipbrokers greco. Questo numero è salito a 180 questo mese, con la Cina che copre la maggior parte della crescita. Una dinamica sostenuta da un orderbook con slot di consegna di portacontainer fissati al 2029 e di slot di gasiere negoziati fino al 2030.
Secondo Bimco il portafoglio ordini globale dei cantieri navali ammonta attualmente a oltre 133 milioni di tonnellate lorde compensate (tslc), con un aumento di 56 milioni di tlc rispetto al minimo più recente registrato alla fine del 2020. Gasiere e portacontainer hanno rappresentato rispettivamente il 35% e il 30% dell’incremento.
Il numero di ordini di nuove costruzioni di gasiere (78) è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando furono effettuati 34 ordini secondo una recente analisi di VesselsValue. Dopo un decennio di calo, la produzione dei cantieri navali ha iniziato a crescere negli ultimi anni con le consegne nel primo trimestre che hanno raggiunto il massimo trimestrale degli ultimi sette anni, pari a 10,1 milioni di tslc, secondo Clarksons Research, che prevede un aumento del 15% della produzione dei cantieri navali per l’intero anno 2024 fino a 40,6 milioni di tslc.
Gli analisti di Denmark Ship Finance sono ottimisti sulle prospettive per l’industria della costruzione navale, quantomeno nel breve termine, con tassi di utilizzo che dovrebbero raggiungere il picco nel 2024, prima di indebolirsi lentamente nei due anni successivi. “La continua attività di contrattazione e la limitata disponibilità di cantieri stanno spingendo i prezzi delle nuove costruzioni sempre più vicino ai massimi storici” ha osservato Denmark Ship Finance in un report di maggio.
Intanto secondo Clarksons Research, nel 2024 le tonnellate-miglia aggiuntive potrebbero battere ogni record. Se la crisi dei trasporti marittimi del Mar Rosso persisterà per tutto l’anno – come previsto da molti analisti – Clarksons stima che il trasporto marittimo dovrà gestire 3.600 miliardi di tonnellate-miglia in più, con una crescita del 5,8%.
Se la crisi del Mar Rosso si concludesse in questo trimestre, il 2024 sarebbe comunque secondo per aumento annuo delle tonnellate-miglia, dopo la ripresa post-crisi finanziaria del 2010. Quanto al 2025, se le perturbazioni nel Mar Rosso dovessero terminare, la tendenza potrebbe invertirsi e le miglia perse potrebbero limitare l’espansione delle tonnellate-miglia.
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