“Senza gara unica si rischiano 141 esuberi fra i lavoratori Toremar”
Filt Cgil chiede alla Regione Toscana di non scorporare la Piombino-Portoferraio dal bando per la nuova convenzione per i collegamenti marittimi locali
Dopo la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori, questa volta è stata direttamente la segreteria provinciale di Livorno della Filt Cgil a scendere in campo per la partita del nuovo bando della Regione Toscana per la continuità marittima con le isole dell’arcipelago.
Come è noto la preoccupazione di sindacati e lavoratori è che lo scorporo dal pacchetto a gara della principale rotta – e in generale un’organizzazione a lotti del servizio – abbia conseguenze sui lavoratori di quella che è oggi l’unica compagnia convenzionata con la Regione (Toremar, gruppo Onorato). Per questo nella lettera indirizzata al presidente della Regione Eugenio Giani e all’assessore ai trasporti Stefano Baccelli, la Filt si dice confortata dal “fatto che nei giorni scorsi il consiglio regionale abbia approvato in maniera congiunta un documento unitario con richiesta di strutturare il futuro bando di gara collegamento marittimo arcipelago toscano in un unico lotto e con altre richieste, a nostro giudizio fondamentali”.
Infatti per il sindacato i timori sono “legati agli effetti tangibili e misurabili delle gare effettuate in altre regioni dove il lavoro ha pagato a caro prezzo la scelta di affidare al mercato il compito di allocare le risorse: impiego minimo della Crl (Continuità di rapporto di lavoro, ndr) e precariato diffuso; senza contare la scadente qualità dei servizi offerti. La Crl rende i lavoratori soggetti solvibili che di conseguenza possono accedere al credito e progettare il proprio futuro, la precarizzazione del lavoro produrrà effetti negativi sulle economie locali già fiaccate da una pesante deindustrializzazione”.
Questi i numeri del caso di specie calcolati dalla Filt: “La consistenza numerica dei lavoratori dipendenti Toremar Spa é di 207 marittimi a tempo indeterminato, + 47 marittimi occasionali (tot.254) + 29 amministrativi. Su ogni nave della società risultano imbarcati due equipaggi che a rotazione effettuano 15 giorni di servizio a bordo, alternati da 15 giorni di riposo a terra e pertanto, se in futuro, la linea Piombino/Portoferraio sarà scorporata dal bando di gara, temiamo, come recentemente ha annunciato Toremar, che sulla menzionata tratta non sarà più applicata la normativa del doppio equipaggio e la cessazione della normativa – servizio/riposo – sulla linea Piombino Portoferraio, farà anche cessare, a caduta, l’identica normativa in vigore, sulle altre navi impiegate sulle altre linee marittime dell’arcipelago toscano risulteranno così imbarcati 127 marittimi anziché 254. Inoltre se Toremar non partecipasse al bando di gara, l’occupazione dei marittimi sarebbe ulteriormente ridimensionata di almeno altre 14 unità, in quanto una nave, essendo noleggiata, verrebbe restituita al proprietario. In tal caso il totale complessivo degli esuberi risulterà di 141 marittimi. A questa nostra fondata preoccupazione deve essere anche aggiunta la inevitabile conseguenza di riduzione di organico del personale amministrativo”.
Da qui l’esplicitazione della richiesta: “Per bando di gara unico Intendiamo, che un solo operatore dovrà svolgere i servizi dei collegamenti marittimi con l’arcipelago toscano, sia in sovvenzione che Osp (linea A/2). Vinca il migliore, a salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi, con costi tariffari a carico dell’utenza calmierati”.
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